And Justice For All dei Metallica è l’album di One, ma anche è il disco del nonnismo contro Jason Newsted, il bassista che arrivò per compensare il vuoto lasciato dalla tragica morte di Cliff Burton e che si ritrovò, con la pubblicazione del quarto album della band di James Hetfield, con i volumi del suo basso talmente al minimo da risultare impercettibili.
La scelta fece discutere e creò un forte senso di frustrazione, e non a caso nel 2015 comparve in rete And Justice For Jason, un bootleg con una versione rimasterizzata del disco e il basso più udibile. Senza questa versione, sarebbe stato impossibile trovare la “ciccia” in brani esplosivi come Harvester Of Sorrow, ma era troppo tardi: i malumori tra Newsted e la band erano diventati uno standard ed entrarono nella storia della band.
Per questo aspetto il sound engineer Steve Thompson, che spesso aveva dichiarato che durante i lavori aveva già in mente di fare qualcosa di diverso da Master Of Puppets, fu il principale bersaglio delle critiche sul sound dell’album. In una recente intervista rilasciata a So What, James Hetfield ha rotto il silenzio e ha raccontato i retroscena fatti di nervosismo, incapacità fisiche e testardaggine.
Abbiamo fatto ricorso al termine “nonnismo”, infatti, perché lo stesso Hetfield riconosce tale errore. Il frontman ricorda che tutta la band aveva le orecchie – dunque la percezione del suono – completamente devastate dal tour del Monsters Of Rock e che l’udito faticava a riconoscere le frequenze alte:
Volevamo registrare il sound migliore. Questo era il nostro obiettivo, ma ci siamo bruciati. Eravamo fritti. Facevamo avanti e indietro. Suonavamo nei concerti, nessun tappo per le orecchie. Una volta tornati in studio l’udito era alterato. Quando le orecchie non percepiscono le frequenze alte, allora tendi a sollevarle. Dunque avevamo tirato su tutte le frequenze alte, sempre di più, e le basse sparirono.
Hetfield, durante l’intervista, parla anche del rifiuto di pubblicare una versione rimasterizzata del disco: “Non voglio confrontare il nostro disco con un capolavoro, ma se a qualcuno non fosse piaciuto il sorriso della Gioconda, avrebbero dovuto ridipingere il quadro per farla sorridere meglio?”. Alla fine, James Hetfield spezza una lancia a favore dell’ingegnere del suono Steve Thompson: “Ha fatto quello che gli avevamo chiesto, condizionati dallo stato del nostro cervello: non dormivamo ed eravamo assordati dai concerti. Non serve puntare il dito su di lui”.
And Justice For All dei Metallica, nonostante gli evidenti problemi del sound, è ancora considerato un disco monumentale: gli arrangiamenti erano più accurati e alcuni critici lo collocano tra le prime sperimentazione del progressive metal.