Pericolo SIM clonata, cosa può succedere e come proteggersi

SIM duplicate e conti bancari svuotati, il fenomeno è in crescita anche in Italia.

SIM clonata

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Più di qualcuno avrà sentito parlare di SIM clonata, eppure ben pochi conoscono esattamente il pericolo al quale si va incontro e soprattutto quali sono le mosse da compiere per proteggersi da frodi e truffe. In inglese, il fenomeno specifico si chiaama “SIM Swap Fraud“ che prevede appunto la clonazione delle SIM da parte di hacker con l’obiettivo di entrare nei conti bancari delle vittime per farne letteralmente piazza pulita.

Come riportato anche da Tomshw.it, Alessandro Rossetti della Business Unit Digital Trust di Soft Strategy ha chiarito come il fenomeno delle SIM clonata sia sempre più frequente in Italia. Senza specificarne il nome, l’esperto ha parlato di u clienti di una banca online frodati in questo modo per una somma complessiva pari a ben 300.000 euro. Per questo motivo, il rischio va conosciuto e compreso.

Cosa succede esattamente in caso di SIM clonata? La scheda telefonica risulta improvvisamente inutilizzabile: nessun segnale consente di chiamare o navigare. Questo perché le specifiche funzionalità sono state rubate dall’hacker di turno che utilizza le relative informazioni per l’accesso alla banca della vittima. Naturalmente ciò è possibile quando l’utente abbia attivo di base il servizio di home banking sullo smartphone e tanto più, con annessa autenticazione a due fattori (ossia con conferma dei dati di accesso sul numero di cellulare).

Per ottenere una SIM clonata gli hacker devono faticare molto, anche se ik raggiungimento dello scopo porta i suoi ingenti frutti, una volta effettuato l’accesso non autorizzato in un conto bancario. Attraverso un’accurata ricerca dei dati personali della vittima sugli store dei produttori di telefoni o tramite reti WiFi libere create ad hoc e naturalmente grazie all’utilizzo di software malevoli, si raccolgono quanti più dati utili a duplicare la scheda telefonica. Inoltre c’è da dire che non tutti gli operatori telefonici (magari meno quelli virtuali) hanno protocolli rigidi per l’attivazione di nuove SIM (oltre la presentazione di un documento di identità): ne consegue dunque che lo scopo è dunque perseguibile con una SIM identica a quella originale ma del tutto truffaldina.

Quali sono gli accorgimenti da prendere oper evitare il pericolo SIM clonata? La maggiore prevenzione deve avvenire a monte, ossiua prestando particolare attenzione alle autorizzazioni fornite dagli smartphone per app e srvizi dubbi. Bisognerebbe sempre leggere con attenzione le condizioni di utilizzo di qualsiasi servizio. Allo stesso tempo bisognerebbe cercare di rilasciare il minor numero di informazioni personali online. Queste ultime possono trasformarsi in utili indizi per gli hacker.

Quali sono gli accorgimenti da non sottovalutare per non trovarsi mai e poi mai con una SIM clonata? Prima di tutto le password di app e di qualsiasi servizio dovranno essere complesse, cambiate spesso e gestite correttamente. Non certo conservate su un foglio di carta presente nel portafoglio ma magari assicurate ad un software di password manager. Uno dei più accreditati e di certo sicuri è quello gratuito di Google raggiungibile attraverso apposita sezione del proprio account.

Per finire, nel caso si abbia il benché minimo dubbio di avere una SIM clonata, la cosa da fare immediatamente sarà quella di contattare il proprio istituto bancario e bloccare conti e carte ad esso associati. In questi specifici casi, la tempestività fa la vera differenza.