Già un passo avanti il Huawei Mate 30? La fotocamera dual-main sarà una rivoluzione

Non uno ma due sensori principali, tra le altre cose Sony ma personalizzati da Huawei


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I Huawei Mate 30 e Mate 30 Pro non passeranno inosservati. Questo sembra emergere dai recenti rumor intorno ai due top di gamma. Una piccola o grande rivoluzione (questo lo scopriremo ben presto) riguarderà la fotocamera degli smartphone di punta: quest’ultima sfrutterà una tecnologia tutta nuova e anche ben diversa da quella ora a bordo della serie Huawei P30.

Facendo riferimento alla struttura periscopica del comparto fotocamera del Huawei P30 Pro, questa non verrà appunto adottata sulla nuova serie Huawei Mate 30. Piuttosto l’approccio sarà quello denominato “dual-main”. ossia con due fotocamere principali al posto di una.

L’ambiziosa novità per il Huawei Mate 30 è stata comunicata da un leaker cinese e riportata anche dalla fonte GizmoChina. I due sensori principali potranno contare entrambi sulla unità Sony IMX600, personalizzata anche da Huawei. Il primo sensore avrà risoluzione da 40 MP e apertura pari al valore di 1 / 1,7 pollici. Del secondo non si conosce la risoluzione ma la corrispettiva apertura focale dovrebbe essere intorno a 1 / 1,5 pollici.

Possibile dunque, visto il già approccio dual-mail, che il Huawei Mate 30 ospiterà (oltre ai due sensori principali) un obiettivo grandangolare e un sensore ToF già utilizzato sulla serie P30 per garantire effetti di profondità. Non si conoscono per ora altri dettagli sul comparto ma sembra proprio che la sua progettazione sia stata oggetto di stravolgimenti negli ultimi mesi.

La serie top di gamma Huawei Mate 30 è attesa per il prossimo mese di ottobre, seguendo la stessa timeline della serie Mate 20 di fine 2018. Al contrario, il piccolo della famiglia Huawei Mate 20 Lite potrebbe invece giungere un po’ prima, magari come una sorta di anteprima, Non ci sono dubbi sul fatto che tutte e tre gli esemplari raccoglieranno l’interesse del pubblico, soprattutto dopo il quasi scampato pericolo del ban USA. Le recenti aperture del governo Trump sembrerebbero in effetti andare nella direzione del supporto Android garantito a tutto l’hardware del brand cinese.