Una Canzone Da Falò è il nuovo singolo di Fosco17, un’estate che perde serotonina

Gli autori emergenti rispondono ai tormentoni pop estivi a colpi di realtà


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Nel nuovo singolo di Fosco17 ci scopriamo vecchi e nostalgici. Una Canzone Da Falò è una fotografia, una pellicola disturbata dalla grana e dai graffi che ci riporta a quegli anni in cui una chitarra era un investimento per trascorrere l’estate a suon di musica e scoperte. Una sei corde, tanti amici, qualche birra e un fuoco sulla spiaggia, oggi, sono cattedrali nel deserto.

Una Canzone Da Falò arriverà venerdì 12 luglio in rotazione radiofonica. La canzone è un modo irriverente per scimmiottare la musica leggera dei tormentoni estivi, con un sottile riferimento a Le Sei E Ventisei di Cesare Cremonini e un riff di pianoforte che potrebbe ricordarci This Love dei Maroon 5The Lovecats dei Cure.

Nel testo, Fosco17 dice alla sua ormai ex compagna che le scriverà una canzone per accompagnare la sua estate, dal momento in cui tutte le hit che passano per radio sono divenute insopportabili. La “canzone da falò” diventa, in questo modo, il pretesto della convivialità che i due hanno perso, una condivisione spenta dalle circostanze che sempre si presentano quando gli amori finiscono.

Il nuovo singolo di Fosco17 arriva dopo l’EP Prima Stagione e anticipa il primo album ufficiale, la cui uscita è prevista entro la fine del 2019.

Una Canzone Da Falò è dunque una proposta alternativa alle canzoni estive che troppo spesso ruotano attorno ai luoghi comuni, che vogliono dipingere una stagione fatta di divertimento e spensieratezza nonostante ci sia una consistente tonnellata di carne umana sofferente, nel burnout del lavoro o, ancora peggio, nella sindrome depressiva di una relazione giunta al termine. Lo abbiamo appreso da Braschi, che con la sua Il Cuore Degli Altri ha saputo creare una canzone invernale in pieno luglio.

In questo nuovo singolo di Fosco17 troviamo la realtà delle cose, senza la vista annebbiata dall’equazione “estate=felicità” e con un realismo semplice, facile da apprendere soprattutto per il pubblico più giovane.

TESTO

16 e 23, fa caldo e menomale
che ho una paglia in mano,
che almeno respiro,
sennò mi sciolgo vivo.

16 e 26, passo davanti alla vicina
che non parla mai
da quando non ci sei
ha smesso pure lei
di guardarmi in faccia.

16 e 33, mi vado a bere anche il terzo caffè
tanto fuori fa fresco
e io ho dormito troppo.

E un’altra hit estiva
e un’altra radio, e ancora
e tu non sei più sola,
ma a me chi mi consola?

Ti scriverò una canzone da falò
col ritornello che fa bum-cica-bum
col ritornello che fa bum-cica-bum-ci.

Ti scriverò un altro tormentone pop
col ritornello che fa bum-cica-bum
col ritornello che fa bum-cica-bum-ci.

20 e 33, mi annoio
ho già buttato tutto il pomeriggio seduto contro al muro
in testa il mio film muto
a farmi il verso anche da solo.

20 e 36, è tardi
e ho sudato un paio di magliette
mi sa che vado verso
mi perderò il tramonto di nuovo.

E un’altra hit estiva
e un’altra radio, e ancora
e tu non sei più sola,
ma a me chi mi consola?

Ti scriverò una canzone da falò
col ritornello che fa bum-cica-bum
col ritornello che fa bum-cica-bum-ci.

Ti scriverò un altro tormentone pop
col ritornello che fa bum-cica-bum
col ritornello che fa…

Le 6 e 26 (non dormo)
coi rumori della strada che mi tengono sveglio
ritornelli in riva al mare (che mi tengo stretto)
i tuoi colori che mi sembra di vederti adesso.

E un’altra hit estiva
e un’altra radio, e ancora
e tu non sei più sola,
ma a me chi mi consola?

Ti scriverò una canzone da falò
col ritornello che fa bum-cica-bum
col ritornello che fa bum-cica-bum-ci.

Ti scriverò un altro tormentone pop
col ritornello che fa bum-cica-bum
col ritornello che fa bum-cica-bum-ci.