Perde terreno la RAI per la Champions League: accordo tra Sky e Mediaset sullo sfondo?

Il ricorso della RAI non è andato come sperava la tv di stato: a rischio le due prossime edizioni di Champions League

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La RAI ha provato a dire la sua sulla trasmissione della Champions League presentando un ricorso contro Sky, che il Tribunale di Milano ha deciso di non prendere in carico la questione per una pronuncia d’urgenza, non essendosi presentati i requisiti per poter affrontare subito la vicenda. Il ricorso era stato intrapreso dalla prima emittente italiana lo scorso maggio affinché potesse avvalersi del diritto di trasmissione delle partite in chiaro della massima competizione europea, come previsto dal contratto con Sky, per le edizioni 2019/2020 e 2020/2021.

La RAI non starà di certo a guardare, essendo le partite di Champions League troppo importanti per il suo palinsesto sportivo. Stando a quanto riportato da ‘Repubblica‘, Mediaset sarebbe già in agguato, pronta a siglare un accordo con Sky per le prossime due stagioni, inclusi due match settimanali in diretta ed in chiaro sulle proprie reti, ed avendo già allestito gli studi televisivi e le rispettive trasmissioni.

Stando a fonti interne alla RAI, la cosa non sarebbe possibile: Sky avrebbe agito prima ancora che il tribunale si pronunciasse, e la questione sfocerebbe in altri guai legali. Il pacchetto acquistato dalla RAI per una somma vicina ai 40 milioni di euro includeva anche il GP di Monza di F1, che sappiamo avere molto seguito tra gli appassionati delle quattro ruote (che in Italia non sono pochi).

Per Sky il diritto d’opzione non è valido, in quanto l’offerta attuale, rispetto a quella del triennio precedente al 2018-2021, appare molto diversa, essendo entrata in gioco DAZN con le sue tre esclusive settimanali. Non è dello stesso avviso la RAI, che vede addirittura potenziata l’offerta di Sky, dato l’aumento, per la pay per view satellitare, di match in esclusiva per ogni turno. Vediamo come evolverà la situazione nel giro delle prossime settimane.