Attualissima la fatturazione a 28 giorni: multe dimezzate per i gestori, alcuni suggerimenti

Ancora lontano l'epilogo sulla fatturazione a 28 giorni operata dai gestori telefonici nazionali

fatturazione a 28 giorni

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Ritorna in ballo il discorso legato alla fatturazione a 28 giorni operata dai maggiori operatori telefonici nazionali, sia per quanto riguarda la telefonia mobile che la fissa. Le ultime notizie rivelano del dimezzamento della multa loro inflitta: l’AGCOM, infatti, avrebbe effettuato il ricalcolo delle sanzioni a seguito delle sentenze del TAR del Lazio, andando ad abbattere l’importo in maniera considerevole. Come riportato da ‘mondomobileweb.it‘, le relative delibere (219/19/CONS per WindTre, 220/19/CONS per Vodafone, 222/19/CONS per Fastweb e 221/19/CONS per TIM), che portano tutte la data del 7 giugno scorso, non lasciano spazio ad altre interpretazioni: dai 1.160.000 precedenti si è adesso passati a 580.000 euro, corrispondenti all’esatta metà della cifra iniziale.

Come mai una decisione tanto drastica? Pensate solo che il TAR del Lazio, dopo i ricorsi presentati e condotti dai gestori telefonici sopra menzionati, aveva ipotizzato la totale cancellazione delle multe per il superamento del massimo applicabile secondo la normativa di legge vigente a giugno 2017, pari proprio a 580.000 euro, prevedendo venissero predisposti i rimborsi per i giorni inappropriatamente erosi ai clienti impattati dalla fatturazione a 28 giorni. Ecco spiegato il motivo per il quale l’AGCOM ha poi deciso di ridimensionare il tiro, adeguandosi alla cifra massima prevista dalla legge all’epoca dei fatti (piuttosto che protendere per il totale annullamento delle multe).

Quanto ai rimborsi per la fatturazione a 28 giorni, vi ricordiamo che il prossimo 4 luglio il Consiglio di Stato terrà l’udienza definitiva che stabilirà se gli stessi seguiranno un iter automatico. Nel frattempo i gestori telefonici stanno provvedendo ad offrire delle forme di compensazione alternativa, come abbiamo visto nei minimi particolari per conto di TIM (fruizione gratuita per 6 mesi di servizi in genere a pagamento, come TIMVISION, Chi è, Extra Voice, Voce Internazionale e Max Speed), Vodafone (per lo più voucher che danno diritto ad una scontistica mirata, ed in più la possibilità di ottenere gratuitamente l’opzione 50GB Free sulla SIM mobile) e Wind Tre (esplicato in una serie di sconti con diverse catene, oltre che nella possibilità di acquistare smartphone a prezzo agevolato).

Un argomento su cui Adiconsum, nota associazione che si batte per la tutela dei diritti dei consumatori, ha espresso un certo dissenso, sconsigliando gli utenti di accettare tali misure compensative ancor prima che il Consiglio di Stato si sia espresso in merito ai rimborsi che gli operatori saranno tenuti ad elargire per i giorni ingiustamente erosi attraverso la pratica della fatturazione a 28 giorni. Accogliere le compensazioni, infatti, farà decadere in automatico il diritto dei consumatori di vedersi in qualche modo restituire i soldi indebitamente sottratti con le bollette ogni 4 settimane, senza aver nulla a pretendere una volta accolte le condizioni proposte dai provider telefonici. A detta di Adiconsum, gli operatori non stanno esplicitando il fatto sopra enunciato in maniera chiara ed inequivocabile, cosa che l’associazione per i diritto dei consumatori sta andando denunciando con forza. Nonostante il 4 luglio sia ormai prossimo, vediamo ancora molto lontano l’epilogo della questione (speriamo vivamente di sbagliarci: in ogni caso, lo sapremo tra pochi giorni). Voi cosa credete succederà? Fatecelo sapere lasciando un commento all’articolo.