Ancora truffe su WhatsApp a nome di Vodafone, l’operatore allerta

Il pericolo corre sull'app di messaggistica, Vodafone vittima anch'essa di millantatori come i clienti

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Non è la prima volta che accade: vere e proprie truffe su WhatsApp a nome di Vodafone sono perpetuate da sedicenti operatori al soldo del brand che in realtà con quest’ultimo non hanno nulla a che fare. Si tratta dunque di semplici millantatori che tentano “la sorte” cercando di irretire nuove vittime con l’app di messaggistica più utilizzata in assoluto.

Era dicembre 2018 quando sulle nostre pagine venivano riportati i primi tentativi di truffa su WhatsApp. Anche in quel caso, alcuni operatori che si spacciavano come dipendenti Vodafone spingevano i clienti del vettore a fare delle determinate azioni. L’obiettivo era quello di far passare l’utente ad altri lidi o comunque raccogliere suoi preziosi dati personali. Lo stesso identico copione si ripete in queste ore.

Come visibile in chiusura articolo, ecco che Vodafone ragguaglia una sua cliente da un ulteriore pericolo. La truffa su WhatsApp a nome dell’operatore rosso si chiama questa volta Emma Bonini. Di certo si tratta di un personaggio di fantasia che sfrutta pure l’assonanza di nome con la ben nota Emma Bonino (paladina di diritti e artefice di importanti lotti civili). Ebbene, la sedicente operatrice avrebbe contattato la potenziale vittima attraverso il numero 3510452762 ma proprio questo contatto non sarebbe mai stato utilizzato dalla stessa Vodafone.

In realtà va ribadito, ancora una volta, che Vodafone non contatta nessun cliente attraverso WhatsApp per la verifica di documenti o per qualsiasi altra operazione. Chiunque sia raggiunto da una richiesta dunque deve saper bene di essere attuale bersaglio di una truffa. L’unica cosa da fare sarà dunque quella di ignorare la comunicazione falsa proprio come l’operatrice Emma Bonini e pure bloccare la numerazione associata per evitare nuove seccature. Nel dubbio, sarà comunque preferibile non rispondere alle richieste e contattare i canali ufficiali del vettore, ossia il numero assistenza 190, ma anche l’app del vettore (anche attraverso l’assistente virtuale Tobi).