Crystal Reed e Swamp Things convincono tutti regalando al pubblico un prodotto che funziona

Il pilot di Swamp Things è promosso, ma cosa succederà negli altri episodi?

Swamp Things

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Siamo abituati a vederla come la cacciatrice di Teen Wolf o come la bella Sofia Falcone in Gotham, ma in Swamp Things Crystal Reed ha conquistato e convinto nei panni di una ricercatrice pronta a debellare uno strano virus partendo dalle prime indagini e dal paziente zero, la piccola Susy. Fin qui niente di nuovo visto che il cinema e il mondo seriale ci hanno già regalato mondi apocalittici in tutte le varianti possibili, ma non in questo modo.

Per la prima volta possiamo godere di un personaggio DC in tutto il suo splendore e senza i filtri di cui sono capaci (per dovere e piacere) le reti come The CW, e così ecco che l’horror promesso prende forma senza dimenticare i tratti splatter di cui il personaggio e i fumetti da cui è tratto hanno saputo regalare al lettore in questi anni. Swamp Things piace, coinvolge e sconvolge e lo stesso fanno i suoi personaggi, una matura Crystal Reed nei panni della ricercatrice Abby Arcane, e l’ottimo Andy Bean in quelli dello scienziato “ripudiato” Alec Holland (che successivamente diventerà Swamp Thing con il “volto” di Derek Mears).

I due si ritroveranno nella cittadina di Marais, in Louisiana, alla ricerca dell’origine e di una cura di un nuovo virus che si sta diffondendo nel Paese a cominciare da Susy, una bambina individuata come paziente zero, ma presto dovranno fare i conti con la palude della città, vera fonte di notizie, dettagli e non solo. Il pilot ci regala la comunità chiusa di Marais, quasi stretta intorno alla palude per loro da sempre fonte di sostentamento, e forse questo difficile legame tra loro e questa fonte, regalerà al pubblico qualcosa di nuovo e che niente si sente di escludere alla visione nemmeno quando i morti prendono vita grazie alle piante in una trasformazione che metterà a rischio anche gli stomaci più forti.

Solo nel finale vediamo Alec pronto a diventare Swamp Things e questo lascia ben sperare nel futuro della serie che, per il momento, sembra davvero ottima salvo nella parte relativa ai dialoghi poco incisivi e a tratti noiosi, forse perché costretti a fare da introduzione a quello che sarà? Lo speriamo perché la serie, almeno per gli appassionati, merita molto.

Ecco il trailer della serie: