Ban Huawei anche in UK? Trump avrebbe queste intenzioni

Dagli USA all'UK il ban contro Huawei: Trump avrebbe intenzione di convincere gli alleati

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Donald Trump non avrebbe intenzione di fermarsi al ban USA di Huawei, ma sarebbe nei suoi piani limitare il produttore cinese anche in UK. Come riportato da ‘huaweicentral.com‘, il Presidente degli Stati Uniti ha in programma di far sapere ai britannici che Washington potrebbe porre dei paletti al programma di condivisione dell’intelligence con il Regno Unito nel caso in cui il governo UK permettesse all’OEM cinese di costruire parte della propria rete 5G. Trump ha in programma un soggiorno nel Regno Unito di tre giorni nel mese di giugno (ci teniamo a precisare che questo è quanto trapela da voci di corridoio, e che potrebbe anche semplicemente trattarsi di indiscrezioni infondate; anche se sono diverse le testate importanti ad essersi esposte sulla vicenda, che sembra provenire da fonti attendibili) nei giorni precedenti alle dimissioni del primo ministro britannico Theresa May.

Secondo quanto previsto dai funzionari americani e britannici, il presidente avrebbe deciso di sollevare la questione Huawei dopo che i suoi assistenti avevano desistito dal convincere le forze governative del Regno Unito a limitare il coinvolgimento dell’azienda cinese. Il Consiglio di sicurezza inglese aveva accettato che Huawei si occupasse della tecnologia ‘no-core’ (come le antenne, ndr.), lasciando fuori quella ‘core’ (la parte software e quella composta da tutte quelle apparecchiature che si occupano di collegare le connessioni Internet principali, e quindi più direttamente ‘sensibili’). Una situazione che sta diventando parecchio spinosa per il produttore cinese, accusato dalla Casa Bianca di spionaggio.

Il gigante tecnologico, da parte sua, ha smentito ogni accusa, citando in giudizio gli USA per una legge che vita alle agenzie governative americane di acquistare i propri apparecchi. Gli Stati Uniti hanno ripetutamente invitato gli alleati ad estromettere Huawei dalle loro reti 5G: finora territori importanti, come il Giappone e l’Australia, hanno interrotto l’utilizzo delle apparecchiatura della compagnia. I capi di accusa che pesano su Huawei sono piuttosto gravi (le si contesta di lavorare per il governo cinese sotto copertura): in sua difesa, l’azienda ha sempre negato di essere controllata dalle forze locali, o da qualsiasi altra agenzia correlata, e che il suo lavoro è spesso a rischio di spionaggio o sabotaggio (per cause non dipendenti dalla sua volontà). Una faccenda ancora molto ingarbugliata, che speravamo potesse essere in qualche modo risolta dopo la piccola apertura di Trump dei giorni scorsi, avendo il presidente USA, in via del tutto ipotetica, parlato di un eventuale accordo commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina in cui Huawei sarebbe potuta rientrare, mettendo la parola fine al ban che sta subendo.

Al contrario, invece, almeno allo stato attuale, la situazione sarebbe ben lontana da una felice risoluzione. Non mancheremo di tenervi aggiornati sulla vicenda, augurandoci di darvi notizie diverse per il prossimo futuro. Qualora l’indiscrezione venisse confermata, vedremo come reagirà Huawei all’ennesimo colpo infertogli da Trump (finora la compagnia ha dimostrato di poter reggere bene, continuando a lavorare come ha sempre fatto). Nel caso in cui abbiate domande da farci su questo od altri argomenti, il box dei commenti resta a vostra completa disposizione.