Doppio nome per il sistema operativo Huawei, perché quello europeo diverso da quello cinese

Software in sviluppo e nuovo brevetto depositato per ArkOS e non solo Hongmeng

sistema operativo Huawei

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Giungono nuove informazioni sul sistema operativo Huawei, quello che dovrebbe fare la sua comparsa a seguito della dipartita parziale (totale?) di Android e che sicuramente dovrebbe interessare i nuovi dispositivi, anche a marchio Honor. Nei giorni scorsi, dopo il gran polverone causato dal ban USA, abbiamo già indicato il presunto nome dell’OS, ossia Hongmeng, vista la registrazione del marchio dedicato ma quest’ultima potrebbe non essere la nomenclatura destinata al mercato europeo e dunque italiano.

Per essere precisi e non lasciare nulla al caso sull’argomento sistema operativo Huawei, va detto che il produttore non ha certo dormito sugli allori negli ultimi mesi e proprio temendo un ban USA, già lo scorso marzo Yu Chengdong, l’ex direttore generale della divisione consumer di Huawei, aveva ufficializzato lo sviluppo di un sistema operativo per smartphone e computer nell’ottica di affrontare un più che probabile ritiro di licenze per opera di Trump (da sempre in effetti non corre buon sangue con l’amministrazione del presidente americano).

Se già lo scorso 24 agosto 2018 (anche se poi ufficializzato solo il 14 maggio di quest’anno)  il marchio Hongmeng è stato depositato presso l’ufficio di marchi cinesi (con esclusiva fino al 13 maggio 2029) solo 4 giorni fa, esattamente il 24 maggio, il produttore ha fatto completamente suo un altro marchio presso l’EUIPO (European Union Intellectual Property Office) ossia il Huawei ARK OS . La descrizione del nuovo “prodotto” si riferisce (tra le altre cose)a ad un sistema operativo per dispositivi elettronici e alla progettazione e sviluppo di applicazioni per telefoni cellulari con software di compilazione.

Sembra chiara la strategia dell’azienda cinese dunque. In Cina il sistema operativo Huawei si chiamerà Hongmeng appunto, globalmente e dunque anche in Europa invece Ark. La strategia, per intenderci, sarebbe la stessa di un altro ben noto brand asiatico, ossia OnePlus con la sua HydrogenOS in patria e la OwygenOS nel resto del mondo. La doppia strada si rende necessaria di certo per garantire specifiche personalizzazioni di funzioni in Cina appunto e altre magari nel mondo occidentale. Non c’è dubbio tuttavia che entrambi i software correranno affianco nel loro sviluppo.