Come sarà il sistema operativo Huawei proprietario Hongmeng? Primi problemi da affrontare

Una fonte interna all'azienda parla di difficoltà commisurate alle scelte strategiche del brand

sistema operativo Huawei

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Dopo l’uragano, ridotto poi a rango di tempesta, relativo al rischio di mancati aggiornamenti per dispositivi Huawei e Honor, gli occhi sono in gran parte puntati proprio sul futuro sistema operativo Huawei appunto che dovrebbe garantire all’azienda la sua autonomia dall’ecosistema Android e anche dalle bizze delle decisioni del governo Trump statunitense. La creazione di un OS “in casa” non è cosa semplice e presenta anche molti ostacoli. A tal proposito, una fonte interna all’azienda ma anonima avrebbe rivelato le prime difficoltà del brand in questa direzione alla fonte Huawei Central. Cerchiamo dunque di capire cosa sta succedendo e cosa potrebbe avvenire a breve imboccando proprio questa direzione.

Come dichiarato dalla fonte anonima appunto, il primo sistema operativo Huawei sarebbe progettato per essere diverso dall’attuale architettura Android e potrebbe dunque non utilizzare i framework Linux + Java così come fatto da Google. Una scelta simile sarebbe senz’altro avventata in un primo momento: la maggiore difficoltà nel lancio di un nuovo sistema è quella di creare il suo stesso ecosistema di app e di strumenti che lo supportino. Allontanarsi troppo dall’ovile di mamma Google, significherebbe mettere in difficoltà moltissimo gli sviluppatori nella creazione delle versioni delle loro app che supportano appunto Hongmeng.

La scelta più ovvia e lungimirante dovrebbe dunque essere compatibile con gli  attuali modelli di progettazione del software Android. Solo in questo modo gli sviluppatori chiamati a popolare l’ecosistema di app e servizi per il nuovo sistema operativo Huawei potranno lavorare in maniera più celere e soprattutto garantire un’esperienza stabile e fluida. In una probabile fase di lancio proprio la mancanza di utility potrebbe essere il vero e proprio tallone di Achille dell’OS.  Proprio la fonte interna, naturalmente, ritiene che una volta superata questa prima fase più che mai delicata, proprio il nuovo risultato software si candida ad essere tra le migliori soluzioni mobili del mondo.

Per quanto si  parli tantissimo di sistema operativo Huawei, dopo l’annuncio di questa mattina di ulteriori 3 mesi di servizi Android garantiti in ogni caso ai dispositivi del brand, ecco che l’azienda potrebbe valutare con più attenzione il lancio del suo OS proprietario. In effetti il produttore asiatico potrebbe decidere di lanciare la sua creatura davvero e solo se spinto dagli eventi o comunque pensare di prendersela con molta calma per il relativo sviluppo se aiutato da nuove proroghe nelle licenze da parte del governo degli Stati Uniti.