Non ha ancora un titolo né una data d’uscita, ma forse proprio per questo il nuovo album di Taylor Swift sta suscitando più curiosità dei precedenti, nonostante il primo singolo ME! sia stato accolto con pareri divergenti anche dagli stessi fan della popstar.
Lo stile soft-pop del brano, ha assicurato la Swift, non è rappresentativo dell’intero disco cui sta lavorando e che uscirà quest’anno: qualche nuovo indizio è arrivato dall’intervista che ha rilasciato alla rivista Entertainment Weekly, che rappresenta la sua prima cover per la nuova era discografica dopo tre anni di sostanziale silenzio.
Il settimo album, a suo dire, sarà il più ricco della sua carriera, quello dalla tracklist più lunga. Nessun accenno a potenziali titoli, anche se la copertina potrebbe suggerire qualcosa: ogni spilla sulla giacca indossata dalla Swift per la foto è un potenziale indizio, ma anche un simbolo delle sue passioni, dalle serie tv Friends e Grey’s Anatomy a Cats, il film in cui reciterà, ma anche richiami agli amici Selena Gomez e Troye Sivan (che compaiano con dei duetti nell’album?).
Reduce dall’era Reputation che l’ha portata in giro per il mondo con un tour da incassi milionari, la popstar spiega come ha lavorato al suo successore, inciso in soli tre mesi, e che tipo di brani saranno inclusi nell’album.
Quando provo a realizzare un album parto senza alcuna aspettativa. Poi ho iniziato a comporre e ho capito subito che sarebbe stato il massimo. C’è molto su questo album. Sto cercando di trasmettere uno spettro emotivo… ci sono delle canzoni divertenti e dei pugni nello stomaco, come si suol dire. Ci sono canzoni molto, molto, molto, molto tristi, ma non abbastanza da farti preoccupare per me.
Che si torni alle origini con le ballate romantiche e struggenti che hanno fatto la fortuna della Swift quando era poco più che adolescente? Di sicuro, dopo il pop energico e quasi aggressivo di Reputation, il prossimo sarà un album più intimo che restituirà al pubblico una Swift nella veste di cantautrice più che popstar.
Questa volta mi sento più a mio agio e abbastanza coraggioso da essere vulnerabile perché i miei fan sono abbastanza coraggiosi da essere vulnerabili con me. Quando le persone approfondiranno l’ascolto dell’album, sarà chiaro che si tratta di un’impronta digitale, molto più di un cantautorale rispetto all’ultimo, un viaggio personale.
Anche il servizio fotografico della Swift per EW la mostra con uno stile più etereo e romantico rispetto a quello più deciso e quasi dark dell’era discografica precedente.