Proteste dei fan contro il ricovero di Britney Spears, una manifestazione all’esterno della clinica: “Liberatela”

Il video delle proteste è stato trasmesso in diretta su YouTube


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Una folla di fan si è riunita all’esterno del West Hollywood City Hall di Los Angeles per protestare contro il ricovero di Britney Spears nella clinica psichiatrica. La popstar, infatti, ha scelto di sottoporsi alle cure per riprendersi dallo stress per le gravi condizioni di salute di suo padre e per questo, come ha riferito anche l’ex marito Mark Vincent Kaplan attraverso il suo legale, la cantante di Toxic Womanizer ha scelto di affrontare la situazione in modo responsabile.

Durante la giornata del 22 aprile, però, alcune voci hanno lasciato intendere che il ricovero di Britney Spears fosse avvenuto contro la sua volontà e per questo alcuni fan, uniti dall’hashtag #FreeBritney, si sono riuniti per chiedere che la popstar lasci la struttura. Tra le loro mani comparivano cartelli che recitavano “Liberate Britney” e “La verità la renderà libera”, ma soprattutto messaggi rivolti al manager Larry Rudolph accusato dalla folla di essere coinvolto nel presunto ricovero forzato della popstar.

La cantante ha raggiunto la sua famiglia nel giorno di Pasqua per poi tornare nella struttura. Le voci sul ricovero di Britney Spears come atto forzato, ovviamente, non hanno conferma ma durante le proteste è stato trasmesso un video in diretta YouTube per documentare la manifestazione. Secondo un incrocio di fonti la popstar dovrebbe restare all’interno della clinica per circa un mese e alla base del dissenso dei suoi fan ci sono, ovviamente, i ricordi del suo precedente ricovero. Le foto pubblicate nel giorno in cui Britney Spears ha momentaneamente lasciato la clinica insieme al fidanzato Sam Asghary hanno fatto il giro del web, e il suo aspetto trasandato e l’espressione smarrita hanno rafforzato le voci sulle cure forzate.

Il ricovero di Britney Spears è dunque al centro della polemica dei fan e le proteste, per il momento, non conoscono battuta d’arresto e continuano sui social.