Una petizione online chiede alla NASA di dare il nome di Chris Cornell al buco nero

La stessa band aveva condiviso la foto della scoperta commentando con: "Sembra stranamente familiare"


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Associare il nome di Chris Cornell al buco nero, la cui prima immagine della storia è stata resa possibile dalla Event Horizon Telescope Collaboration, è stato naturale dalle prime ore della messa in rete dell’elaborazione grafica. La stessa band, infatti, aveva commentato la scoperta con parole chiare: «Sembra stranamente familiare». Stiamo parlando di Black Hole Sun, la canzone più popolare e più rappresentativa dei Soundgarden, un vero e proprio inno generazionale che ancora oggi trova voce su tutte le playlist, tutte le radio e tutti i tributi. Black Hole Sun è un brano visionario, una canzone che racconta un sogno surreale, impreziosita da quel video grottesco e disturbante che ha fatto scuola.

Proprio da Black Hole Sun è partita l’iniziativa di un’utente, Giuliana Jarrin, che su Change.org ha avviato una petizione per dare il nome di Chris Cornell al buco nero: «Chiedo alla NASA, alla Event Horizon Telescope Collaboration e a tutti gli astronomi e gli scienziati coinvolti nella scoperta, di dare il nome di Chris Cornell al buco nero. Sarebbe un’occasione surreale e straordinaria per onorare la sua vita e il suo contributo alla musica». Il 18 maggio 2017 il frontman dei Soundgarden, degli Audioslave e dei Temple of the Dog moriva a Detroit e lasciava un grande vuoto nel mondo della musica.

Come scrive Giuliana Jarrin: «La sua musica, la sua voce e la sua personalità hanno ispirato, influenzato, cambiato e persino salvato la vita di migliaia di persone», per questo l’autrice della petizione vorrebbe che la NASA dedicasse alla rockstar scomparsa quella grande e importante scoperta. La NASA, al momento, non ha risposto alla raccolta firme che ha già totalizzato 26.000 adesioni, con l’obbiettivo delle 35.000. Attribuire il nome di Chris Cornell al buco nero significherebbe dare al cantante scomparso una nuova eternità non più ancorata al pianeta Terra: sarebbe una proiezione della sua musica verso l’infinito.