Alessandro Borghi da Suburra al premio di miglior attore ai David 2019 con Sulla mia Pelle: Uma Thurman e lacrime sul palco (video)

La dedica e il video del momento della premiazione ad Alessandro Borghi per mano di Uma Thurman


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In molti avevano pensato che quella di ieri sarebbe stata la sua serata, e così è stato. Alessandro Borghi lascia il ghetto e la guerra di Suburra e si presenta sul palco dei David 2019 elegantissimo ed emozionato ma senza dimenticare le sue origini e la motivazione che lo ha portato fino alla statuetta di migliore attore protagonista.

Alessandro Borghi ha battuto colleghi illustri e papabili vincitori come Marcello Fonte (presente per Dogman), Riccardo Scamarcio (protagonista in Euforia), Luca Marinelli (Fabrizio de Andrè), Toni Servillo (protagonista in Loro). Dopo il video della presentazione dei candidati al premio come miglior attore, Uma Thurman legge subito il nome di Alessandro Borghi che si lascia travolgere dalle emozioni e che arriva sul palco dandosi quasi uno schiaffo in faccia e commentando con un “Aò, fino a poco fa ero tranquillo”.

I suoi occhi sono lucidi, a stento l’attore che è riuscito a fare tanto calandosi nei panni di Stefano Cucchi, riesce a stento a trattenere le lacrime e con la voce rotta dall’emozione ringrazia “velocemente” tutti cominciando dalla sua famiglia, che paga le conseguenze della sua vita da attore, passando per tutti coloro che sul lavoro gli stanno insegnando e regalando tanto, e finendo proprio a lui, Stefano Cucchi, il vero protagonista di questa storia a cui solo il  film di Alessio Cremonini è riuscito a regalare un po’ di giustizia.

Proprio a lui Alessandro Borghi dedica la statuetta spiegando:

“Grazie davvero alle persone che mi arricchiscono e alla mia famiglia, questo film è stato complicato e loro ne hanno pagato le conseguenze. Questo premio è di Stefano Cucchi e va all’importanza di restare umani e di essere riconosciuti come tali a prescindere da tutto”.

https://twitter.com/leggimidentro__/status/1111039807118028800

Sulla Mia Pelle però non è stato uno dei film che ha ricevuto più nomination ai David 2019 ma è qualcosa di più grande. Dopo circa un mese dal successo del film, il caso Cucchi ha ripreso vita e dopo nove anni è riesploso spazzando via quei rami secchi che impedivano di andare avanti e rivelando, poco dopo un mese dalla pubblicazione su Netflix, l’ammissione del pestaggio da parte del carabiniere Francesco Tedesco, senza dichiararsi colpevole in prima persona del fatto.

Un colpo di scena che ha seguito il film che è stato la vera rivelazione della serata e non tanto per il premio ad Alessandro Borghi quanto per il fatto che Sulla mia pelle ha cambiato anche il mondo del cinema: per la prima volta Netflix è salita sul palco dei David di Donatello (istituiti nel 1956) al fianco delle solite note case di distribuzione cinematografica. Sulla mia pelle ha avuto il compito di toccare il pubblico, sensibilizzarlo e obbligarlo a pensare che quello che è successo a Stefano Cucchi, a prescindere da tutto, è stato uno schiaffo ai diritti umani in un Paese civile. Dall’altra parte ha avuto la possibilità di cambiare il cinema rendendo Netflix e lo streaming un modo in più per veicolare quella che è l’opera finale e non la voglia di svenderlo o renderlo qualcosa di “minore” rispetto al resto. Tutto cambierà adesso negli occhi e nel cuore del pubblico?

Per il video del momento potete cliccare qui e andare al minuto 1.28.00