Furbata DAZN? Arriva la multa AGCM da 500 mila euro

Niente da fare per DAZN: imposto dall'AGCM il pagamento di una multa da 500 mila euro per pratiche commerciali scorrette


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Condannata DAZN ad una multa di 500 mila euro da parte dell’AGCM (che saranno tenute a pagare le società detentrici del servizio, ovvero Perform Investment Limited e Perform Media Services S.r.l:) l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha ravvisato l’esecuzione di pratiche commerciali scorrette (spot pubblicitari ed informazioni ingannevoli), che avrebbero violato l’art.21 del Codice del Consumo. La questione si ricollega al pacchetto Calcio 2018/19.

In particolare, l’AGCM lamenta la presenza nelle pubblicità di DAZN di alcune comunicazioni che sponsorizzavano la possibilità di poter guardare in streaming i contenuti della piattaforma ‘quando vuoi, dove vuoi’, senza tenere presente alcuni vincoli tecnici che, a determinate condizioni, possono interrompere o complicare sensibilmente la fruizione, come del resto è stato, dati i tanti problemi riscontrati dagli utenti nel corso del campionato (soprattutto ad inizio stagione calcistica).

Alcune irregolarità sono state ravvisate anche nelle modalità di sottoscrizione a DAZN tramite il sito uffiiale, che prevedeva la possibilità, da parte dei nuovi clienti, di usufruire di un periodo di prova gratuito di 30 giorni, specificando che la registrazione non avrebbe direttamente implicato l’adesione contrattuale. Sappiamo tutti che quanto precisato non corrisponde a verità, dal momento che la creazione dell’account, in assenza di una regolare disdetta, comportava l’addebito del canone mensile di 9.99 euro al termine del periodo di prova.

DAZN si difende dalle accuse attraverso la seguente nota ufficiale:

“Fin dall’inizio dell’istruttoria, il Gruppo ha sempre dimostrato la massima collaborazione ed ha realizzato autonomamente diversi miglioramenti in relazione alle condotte ravvisate dal Garante, che sono ad oggi da considerarsi ampiamente superate. Accettiamo questa decisione nel pieno rispetto dell’Autorità”.

A noi già è sembrato assurdo dover pagare due abbonamenti differenti per poter prendere visione di tutte le partite di Serie A, cosa che fino allo scorso anno non accadeva. Immaginiamo che molti appassionati di calcio, e dello sport in generale, saranno d’accordo con il nostro punto di vista.