La storia della serie You, che nessuno voleva tranne Netflix: da flop a fenomeno virale

Dalle porte in faccia al rilancio su Netflix: così è nata la serie You, rivelazione dello scorso anno


INTERAZIONI: 44

Senza ombra di dubbio la serie You è stata una delle grandi rivelazioni della stagione 2018/2019, ma la storia del suo successo è stata tutt’altro che lineare.

Netflix l’ha distribuita in 190 paesi nel mondo lo scorso 26 dicembre e ha comunicato che in quattro settimane sono stati stimati circa 40 milioni di flussi streaming per la prima stagione, che sarà seguita da una seconda attualmente in produzione a Los Angeles. Sono bastati pochi giorni perché You diventasse virale, complice il lancio nel periodo natalizio che ne ha favorito la visione in modalità binge-watch e il tema di indubbia attualità: nonostante la serie che vede protagonista l’attore Gossip Girl Penn Badgley nei panni dell’omicida sociopatico Joe Goldberg sia stata concepita prima dello scandalo Weinstein e della nascita del movimento #MeToo, ha certamente beneficiato dell’attenzione mediatica di questi mesi sui temi dello stalking e delle molestie.

Ma quella che sembra la storia filata liscia di un prodotto emerso in sordina e rivelatosi inaspettatamente un successo, in realtà è molto più lunga di quanto appaia. Lo sceneggiatore della serie Greg Berlanti ne ha parlato alla conferenza stampa di INTV, sostenendo che per anni nessuno ha voluto acquistare i diritti della serie ispirata ai romanzi di Caroline Kepnes. Showtime, ad esempio, ha sbattuto elegantemente le porte in faccia a Berlanti, mentre Lifetime lo ha tenuto sulle spine a lungo prima di farla debuttare.

L’abbiamo presentato e provato a venderlo a Showtime in ogni modo, ma una volta che hanno letto la sceneggiatura, sono stati davvero chiari nel dire: “Puoi portarlo da qualche altra parte (…) Lifetime, a causa dei loro cicli di programmazione, ci ha tenuti sulle spine per due anni e mezzo. Poi hanno finalmente iniziato a rilasciarlo, e non è andato molto bene.

Pur per una persona esperta come Berlanti – sceneggiatore, regista e produttore televisivo che vanta tra i suoi successi titoli come Dawson’s Creek, Everwood, Brothers & Sisters, Eli Stone e le serie sui supereroi Arrow, The Flash, Supergirl e Legends of Tomorrow – non è stato dunque facile trovare un’emittente che volesse trasmettere il suo prodotto, al punto tale che lo stesso sceneggiatore ha dovuto autoconvincersi che valesse la pena continuare a proporlo nonostante i rifiuti e le attese.

Tu vai negli uffici e sembri un pazzo: ‘Continuo a pensare che funzionerà, penso ancora che funzionerà – forse un episodio in più, forse se le persone hanno la possibilità di vedere altri cinque episodi’.

Quando Lifetime ha deciso di non rinnovare la serie per un’altra stagione, Netflix è intervenuta facendo quel che sa fare meglio: individuare prodotti a basso costo ma con un potenziale da sviluppare ed appropriarsene per rilanciarli, chiedendo a Berlanti di realizzare una seconda stagione. Avendo deciso di adattare il libro trasformandolo in una serie da quando l’ha letto per la prima volta nel 2014, lo showrunner si è detto felice che You sia “sopravvissuta abbastanza a lungo da avere un’altra possibilità di vita“. La seconda stagione potrebbe arrivare già entro il 2019 e la sceneggiatrice Sera Gamble vede anche un terzo capitolo all’orizzonte.