Arriva PlayStation Now in Italia, come funziona lo streaming dei giochi PS4 nella nostra prova

Lo streaming di videogiochi targato Sony è finalmente reale. E noi siamo pronti a raccontarvene pregi e difetti

PlayStation Now è disponibile anche in Italia

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Dopo averlo atteso a lungo e una intensa fase di test nel mese di febbraio, PlayStation Now è finalmente sbarcato anche in Italia così come in altri Paesi del Vecchio Continente. Il servizio in streaming di mamma Sony si affaccia quindi sullo Stivale proprio quando Microsoft è particolarmente agguerrita con il suo Project xCloud e Google, a sorpresa, è pronta ad annunciare (forse) una nuova infrastruttura basata sul gaming in rete. Naturalmente su ogni dispositivo in commercio, che sia PC o smartphone o ancora una home console. Sta di fatto che l’ultima trovata del colosso nipponico arriva nel Bel Paese con un carico già piuttosto sostanzioso, che comprende circa 600 titoli in catalogo tra PS4, PS3 e l’ormai leggendaria PS2.

Accanto allo streaming, il servizio made in Japan ha poi aggiunto la possibilità di scaricare i titoli per PS4 e PS2, giocando così nello stesso campo del GamePass di Microsoft e dando inizio ad un lento, ma sempre più preminente, cambiamento nel modo di intendere il gaming. Il tutto ad un prezzo di 14,99 euro al mese, o sottoscrivendo un abbonamento annuale da 99,99 euro. Una cifra non propriamente esigua, ma che ci permette di avere accesso ad un ricco catalogo di titoli in continua espansione. Per poter giocare senza troppi problemi, “mamma” Sony consiglia di appoggiarsi ad una connessione a banda larga con un minimo di 5mbps. Di mio, ho testato PlayStation Now con una fibra 100 mega, che in download viaggia intorno a 85.61 mbps ed in upload a 19.14 mbps, con un ping di 13 ms.

I risultati, nelle circa tre ore in cui PlayStation Now ha assorbito completamente il mio animo geek, sono stati piuttosto soddisfacenti. Con qualche incertezza nelle fluidità solo in alcun frangenti, nonostante l’aver deciso di non utilizzare il wi-fi ma una rete cablata. Devo sottolineare che la situazione migliora sensibilmente disconnettendo dalla rete gli altri dispositivi al fine di massimizzare le risorse a nostra disposizione. Potete provare anche voi sfruttando la settimana di prova disponibile per tutti i nuovi iscritti, da poter disattivare prima della scadenza senza alcun addebito.

Altra informazione che farà gola invece agli amanti dei tecnicismi è quella sulle prestazioni a schermo di PlayStation Now. Tutti i giochi in streaming supportano infatti una risoluzione massima di 720p, limite che può essere aggirato scaricando i videogame disponibili per il download. Il vincolo si fa più pesante giocando su PC, mancando l’opzione di salvare determinati titoli su hard disk. Per accedere al PS Now su Windows è necessario scaricare un’applicazione presente sul sito ufficiale. Vi occorrerà un PC dotato di Windows 7-8.1 o 10 (32-bit or 64-bit), di 300 MB di spazio disponibile, di 2GB o più di RAM, e di un Processore 3.5 GHz Intel Core i3 o 3.8 GHz AMD A10 o più veloce. Caratteristiche davvero basilari, decisamente alla portata di una grande fetta di pubblico.

Tornando al cuore dell’offerta, la line-up di PlayStation Now mi ha permesso di viaggiare tra le epoche. O almeno di imbarcarmi in un viaggio tra i primi anni 2000 ad oggi. Oltre ai tanti titoli multipiattaforma più o meno recenti, come Metro Last Light e Prey, a spiccare sono soprattutto le esclusive Sony di un certo peso, tra cui Bloodborne, la saga di Kratos – escluso il recente God of War dall’animo norreno – e la trilogia di Uncharted, senza contare l’introduzione del sontuoso Metal Gear Solid 4. Non manca neppure The Last of Us o il primo Red Dead Redemption, entrambi eccellenze su PlayStation 3. Nello specifico, per i titoli della passata generazione il gioco in streaming ha fatto il suo dovere, restituendo sensazioni piacevolissime senza troppi intoppi.

Insomma, PlayStation Now rappresenta una vera e propria scorpacciata videoludica tra passato e presente. Imperfetta, certamente, ma con ampi margini di miglioramento e fondata sulla promessa di aggiunte costanti in futuro. Il pacchetto Sony è dunque promosso e senza dubbio si conferma una valida aggiunta alla lista di servizi del colosso dagli occhi a mandorla.