Il documentario Leaving Neverland su Michael Jackson accusato di pedofilia in onda in Italia su Nove: promo e programmazione

Diventato un caso mediatico nel mondo, arriva anche sui nostri schermi il documentario Leaving Neverland su Michael Jackson in onda in Italia su Canale 9


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Dopo aver scatenato reazioni contrastanti in mezzo mondo, il documentario Leaving Neverland su Michael Jackson arriva in Italia, trasmesso da Canale Nove.

L’emittente ha acquistato i diritti per la messa in onda del discusso documentario diretto da Dan Reed che raccoglie le dettagliate testimonianze di James Safechuck e Wade Robson: entrambi affermano di essere stati abusati sessualmente in tenera età e per un certo numero di anni dal compianto artista, oggi difeso dalla famiglia che continua a ritenerlo innocente.

Il progetto non ha soltanto rivangato vecchie accuse a carico del Re del Pop, ma ha aggiunto nuovi dettagli attraverso le testimonianze dei diretti interessati dalle presunte violenze e delle loro famiglie, entrando nella famigerata tenuta di Neverland e tracciando un quadro inquietante dell’artista come di un predatore seriale. Al punto che le reazioni non hanno riguardato soltanto manifestazioni a sostegno o contro Jackson, per preservare o rivalutare il suo ricordo e la sua eredità, ma si sono concretizzate anche in gesti simbolici come il ritiro di un episodio dei Simpson contenente una sua partecipazione, la rimozione di una statua in suo onore dal museo del calcio di Machester, il boicottaggio della sua musica da parte di alcune emittenti radiofoniche. Ma allo stesso tempo la curiosità suscitata dal documentario ha anche fatto aumentare l’ascolto della discografia di Jackson: secondo dati di Nielsen Soundscan, pubblicati da Billboard, i flussi streaming e le vendite digitali di brani e album della sua attività da solista ma anche in gruppo con i Jackson 5 sono aumentati del 10% dopo la proiezione in tv del lavoro di Reed.

Presentato in anteprima al Sundance Film Festival a gennaio 2019, già in onda negli Usa su HBO e nel Regno Unito su Channel 4, Leaving Neverland sarà trasmesso anche in Italia in chiaro in due parti, il prossimo 19 e 20 marzo su NOVE (canale 9 del digitale terrestre).

Ma il progetto di denuncia sociale di Leaving Neverland potrebbe non esaurirsi con queste quattro ore di racconto del lato oscuro della leggenda del Pop. Il regista Reed avrebbe intenzione di girare un seguito del documentario dedicato ad altre due presunte vittime di abusi, Jordan Chandler e Gavin Arvizo, se i due accettassero di raccontare le loro storie. Come noto, Chandler ottenne un pagamento di 23 milioni di dollari da Jackson nel 1994, mentre dalle accuse di Arvizo scaturì il processo contro Jackson nel 2005 con diversi capi d’accusa tutti legati a molestie su minori, da cui però la popstar uscì assolta. In quello stesso procedimento penale Robson testimoniò a difesa di Michael Jackson e questo dettaglio viene oggi usato dai sostenitori del cantante e dalla sua famiglia come una dimostrazione dell’inattendibilità delle sue accuse, ma il regista Reed ha attribuito questa incongruenza alla complessa relazione che può svilupparsi tra vittime e carnefici a causa degli abusi sessuali subiti. Secondo Reed, Jackson è ancora amato e difeso dal suo pubblico semplicemente perché “la maggior parte delle persone non ha mai dovuto confrontarsi con le prove della sua attività pedofila, almeno fino ad ora” e la sua attività di filantropo un favore dei bambini sarebbe servita a creare un’efficace copertura mediatica per nascondere la sua perversione.

Ecco il breve spot che annuncia la messa in onda italiana del documentario: nella clip, gli auguri di compleanno di Jackson ad una delle presunte vittime di abusi sessuali.