Il Nome della Rosa, dal romanzo alla serie Rai voluta da Umberto Eco: “Non è solo un giallo”

Si è svolta stamattina l'anteprima mondiale de Il Nome della Rosa, nuova produzione Rai dal profumo internazionale, in onda per quattro serate a partire dal 4 marzo.


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Una sceneggiatura a 4 mani per una serie dal profumo globale: diretta da Giacomo Battiato, Il Nome della Rosa è una delle produzioni Rai più attese della stagione. Presente quasi tutto il cast (tranne Rupert Everett, che aveva già detto la sua sulla serie) all’anteprima mondiale della serie, che si è svolta stamane nella sede di Viale Mazzini. In sede, il regista ha dichiarato:

“Il Nome della Rosa è una serie internazionale diversa da tutte le altre, perché racconta la nostra storia e la nostra cultura.”

La conferenza stampa de Il Nome della Rosa è stata introdotta da Eleonora Andreatta di Rai Fiction, che ha elogiato l’opera di Umberto Eco. Nelle cinquecento pagine del romanzo non si racconta un giallo. Piuttosto è un’enciclopedia del sapere in cui si parla di tante tematiche estremamente attuali quali la tolleranza, la cultura e l’importanza della razionalità rispetto alla paura. Con Il Nome della Rosa, la Rai si prepara a lanciare il suo nuovo fiore all’occhiello, che già con L’Amica Geniale aveva mostrato una rinascita della fiction:

“È un progetto che si avvale del meglio delle nostre risorse artistiche e produttive, girato negli storici studi di Cinecittà. È l’emblema del Made in Italy capace di unire lavoro italiano e grandi star internazionali”

Il Nome della Rosa rappresenta una grande sfida per la Rai che mostra quanto la fiction sia cresciuta insieme al pubblico, sempre più esigente, che chiede qualità.

La regia di Battiato dona un tocco d’internazionalità perché regala attenzione ai particolari; i più esperti sapranno cogliere citazioni all’Alto Medioevo, solitamente considerata un’epoca buia; un pregiudizio che il regista ha voluto sfatare con questa serie:

“Ho cercato di inserire degli elementi di colore e di seguire un’illuminazione totalmente astratta. Questa lezione viene dalla pittura medievale ma non solo. Molti pittori, Caravaggio incluso, mettono la luce dove è bello illuminare: che sia un volto o un’occhio.”

In questo senso, tutti questi riferimenti alla cultura dell’epoca sono stati introdotti nella produzione Rai.

Protagonista è John Turturro, un Guglielmo di Baskerville di grande profondità, che ha saputo dare aderenza al personaggio di Eco. In conferenza stampa, l’attore inglese ha elogiato coloro che hanno lavorato al progetto:

“Volevo dire grazie a Giacomo per aver pensato a me per la parte. È stato un privilegio lavorare con questo grande cast e scoprire questo mondo diverso. Sono rimasto impressionato dagli attori italiani che hanno recitato non solo in inglese ma sono stati alle prese con dialoghi molto complessi.”

La prima puntata de Il Nome della Rosa andrà in onda su Rai1 il 4 marzo.