Huawei ruba i segreti Apple corrompendo i dipendenti di Cupertino? L’ultima inchiesta

Clima da guerra fredda tra brand come tra USA e Cina, accuse infamanti e gravi

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Tra Huawei alias Cina e Apple alias Stati Uniti d’America non corre certo buon sangue: le recenti accuse di Trump al brand asiatico di spionaggio per le reti di connessione e pure per i dispositivi hardware ha accesso un clima di incredibile sospetto tra i due interlocutori. Figlia di questa situazione molto complessa è pure l’ultima inchiesta del sito The Information a cui da credito anche l’autorevole fonte Redmondpie: proprio Huawei stanerebbe lavoratori ed ex dipendenti Apple per scoprire i migliori segreti del rivale, naturalmente corrompendoli.

Quali sono le testimonianze su cui si basa la pesante accusa rivolta ai danni di Huawei?  Un ingegnere di Huawei impegnato nella divisione per lo sviluppo di smartwatch avrebbe ad esempio intercettato (nel recente passato) il fornitore che produce il sensore per la frequenza cardiaca dell’Apple Watch . Ci sarebbe stato un incontro specifico programmato per carpire i segreti del dispositivo concorrente ma il partner di Cupertino avrebbe tenuto testa alle richiesta non svelando alcunché.

Ancora, sempre a testimonianza delle pesanti accuse di “spionaggio hi-tech” rivolte a Huawei, si farebbe riferimento alle presunta copia del design a cerniera del MacBook Pro 2016+ a favore del Huawei MateBook Pro più sottile. Per finire ma non meno importante, è l’episodio di un ex dipendente Apple che sarebbe stato chiamato a colloquio da Huawei non tanto per le sue competenze maturate nel settore e dunque per una reale un’assunzione ma piuttosto con l’intenzione di carpire segreti sugli ultimi device o servizi ai quali il lavoratore aveva lavorato.

L’inchiesta solleverà probabilmente un nuovo polverone. Da una parte le autorità statunitensi cercheranno di capire se quanto riportato corrisponde al vero ma, allo stesso tempo, Huawei di certo non si lascerà infamare dalle pesanti accuse senza difendersi. La lotta tra i due brand e più in generale tra USA e Cina continua senza sosta, in un clima sempre più paragonabile a quello di una reale “guerra fredda” a scopi commerciali.