Claudio Cecchetto sulla proposta di legge per le radio: “Se la musica è buona non importa da dove viene”

La Lega presenta una proposta di legge per le radio, Cecchetto commenta rimettendo al centro la musica.

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C’è l’esigenza di rimettere al centro la musica, in Italia e nelle parole di Claudio Cecchetto che commenta la proposta di legge della Lega a proposito delle canzoni da trasmettere in radio. Si propone di obbligare le emittenti radiofoniche a trasmettere almeno un brano italiano ogni 3 ma non solo, nella proposta di legge c’è anche una quota di passaggi radiofonici da riservare agli emergenti, circa il 10%.

Andrebbe però chiarito, innanzitutto, il parametro per considerare un artista emergente o meno, ma questa è un’altra storia.

Mentre sul web si dibatte ormai da giorni la questione di obbligare emittenti private a modificare la propria programmazione per effetto di una legge, tra pro e contro dell’obbligo a trasmettere almeno un brano in lingua italiana ogni 3 interviene anche Claudio Cecchetto.

Fondatore di emittenti radiofoniche di successo e talent scout prestigioso nel panorama musicale nostrano, Cecchetto ha espresso il suo parere sulla proposta di legge ricordando l’importanza che la canzone dovrebbe assumere al di là della sua provenienza.

“Stiamo parlando di arte e se la musica è buona io non sto vedere da dove arriva”, sono le parole di Cecchetto a Il Messaggero che ironicamente e provocatoriamente ricorda che non si sta parlando di una scatola di cioccolatini ma di arte. La programmazione radiofonica dovrebbe essere il frutto di un’attenta selezione su base qualitativa, al di là della provenienza dell’artista e della lingua della stessa canzone.

Ad ogni modo, Cecchetto non si dice completamente contrario alla proposta di legge: “Proviamo per un certo periodo e vediamo cosa succede se va bene andiamo avanti altrimenti cambiamo”, prosegue. L’importante è che la qualità delle canzoni non venga ai posta in secondo piano per privilegiare altri fattori che, tuttavia, in Italia sembrano aver la meglio ormai da secoli.

Ogni proposta che sia effettivamente in grado di supportare ed aiutare la musica italiana, già troppo in crisi, va quindi sperimentata per Cecchetto con la possibilità di abrogare o modificare l’eventuale legge in base agli effetti sortiti.