Fabrizio Frizzi avrebbe compiuto 61 anni, il ricordo del direttore di Rai1 prima di Sanremo: “Un ragazzo straordinario”

Lorella Cuccarini risponde con una critica: "Non gli avete mai fatto condurre il Festival"


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In apertura della prima conferenza stampa del Festival di Sanremo del 5 febbraio le prime parole sono state spese per un grande assente del mondo della televisione: Fabrizio Frizzi avrebbe compiuto 61 anni. I presenti si sono alzati in piedi e gli hanno dedicato un sentito applauso. Il popolare conduttore si spense il 26 marzo 2018 all’ospedale Sant’Andrea di Roma, dove era stato portato a seguito di un’emorragia cerebrale.

La notizia venne data dalla moglie Carlotta Mantovan e dal fratello Fabio, insieme agli altri familiari: «Grazie, Fabrizio, per tutto l’amore che ci hai donato», e le parole di cordoglio erano arrivate anche dalla Rai: «Con Fabrizio se ne va un pezzo di noi, della nostra storia, del nostro quotidiano». La stessa Rai lo ha celebrato nelle ultime ore con un applauso in apertura della conferenza stampa del Festival di Sanremo, sia nelle parole di Teresa De Santis, direttrice di Rai1, sia dalla sala stampa “Lucio Dalla” in collegamento con il Teatro del Casinò di Sanremo.

De Santis ha espresso il suo dispiacere con queste parole: «Volevo ricordare una cosa importante: Fabrizio Frizzi avrebbe compiuto 61 anni. Non potere avere Frizzi, ragazzo straordinario, nella Rai 1 che mi è stata affidata, è stata l’unica cosa che mi è dispiaciuta». Nella giornata in cui ha inizio il 69° Festival di Sanremo, Lorella Cuccarini risponde al tributo della Rai con un tweet velato di polemica. La conduttrice, cantante e showgirl era legata al conduttore da una storica amicizia e mezz’ora dopo l’inizio della conferenza stampa ha ricordato che il grande assente della televisione italiana non fu mai scelto per presentare il Festival di Sanremo.

Nel giorno in cui Fabrizio Frizzi avrebbe compiuto 61 anni, i vertici della più importante manifestazione della canzone italiana lo ricordano come il conduttore dai modi gentili, dalla timida riservatezza e, soprattutto, nessuno dimentica la sua storica frase: «Sono della scuola che se entri in casa d’altri lo devi fare in punta di piedi».