Invasione del nuovo album di Fedez su Spotify, è scandalo tra sabotaggi e attacchi social: “Sei un clown”

Si parla di scandalo per il nuovo album di Fedez su Spotify con migliaia di riproduzioni random già segnalate dagli utenti. Arrivano i primi chiarimenti da parte dell'ufficio stampa.

nuovo album di fedez

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Il nuovo album di Fedez su Spotify sta dando scandalo. Questo è quello che si evince dalle ultime ore di riproduzione sulla piattaforma di streaming, nella quale sembrerebbe in atto una vera e propria invasione di Paranoia Airlines, senza espressa richiesta da parte degli utenti che si ritrovano a subire le nuova canzoni del rapper di Rozzano.

Sono già centinaia le lamentele che si leggono sui social, tutte a una sola voce. Sembrerebbe infatti che il nuovo album di Fedez sia riprodotto in maniera del tutto casuale e senza che l’utente ne faccia richiesta. In particolare, la riproduzione random interesserebbe il brano TVTB con Dark Polo Gang che questa settimana ha debuttato in vetta alla classifica Fimi dedicata ai singoli.

Le ipotesi su quanto sta accadendo si sprecano, e sono tutte ben presenti e amplificate sui social, dai quali sono partite le segnalazioni da parte degli utenti interessati. Si è parlato di sabotaggio delle classifiche ma anche di attacco hacker, che avrebbe posto in essere il bizzarro comportamento della piattaforma che, ad oggi, sembra governata da Paranoia Airlines.

Non si è fatta attendere la risposta da parte dell’ufficio stampa, che ha specificato quale sia la misura del coinvolgimento del progetto all’interno della piattaforma di streaming musicale Spotify:

“Abbiamo in essere solamente un’impattante campagna di advertising su Spotify, eventuali anomalie vengono verificate e nel caso rilevate dalla stessa Spotify”

Lo staff ha inoltre precisato come alcuni degli account dai quali sono arrivate le segnalazioni siano inattivi da molti anni. C’è sa precisare che gli annunci pubblicitari, almeno per gli account free, non superano i 20 secondi che seguono alla riproduzione del brano, mentre in questo caso si tratta di brani inseriti in playlist utente in maniera arbitraria. In questo momento, sarebbero in atto delle verifiche tecniche.

Fedez è invece intervenuto sull’accaduto nel corso di una sua Instagram Stories, nella quale ha tenuto a specificare.

“Ovviamente oggi uscendo la classifica qualcuno ha addirittura insinuato che io mi sia comprato gli streaming su Spotify. E non mi stupirei se la cosa fosse partita da qualche discografico – manager della concorrenza (che tristezza). Tutto questo perché probabilmente questo album sarà il mio miglior risultato di vendite nella prima settimana e anche senza i cazzo di streaming Spotify avrei venduto più di molti altri artisti (che non hanno tardato a farsi sentire). Quindi per tutta la settimana hanno cercato di inventarsi qualcosa per rovinare questo momento”.

E continua:

“Fortunatamente in Italia esistono enti come la Fimi che certifica i dati di vendita e nonostante le indagini fortemente volute dalle case discografiche concorrenti non hanno trovato nulla di irregolare. Non riuscirete a rovinarmi questo momento”.

I riferimenti sono chiaramente rivolti ad alcuni degli artisti che nelle passate settimane non avevano mancato di attaccarlo nelle scorse settimane. Si tratta di Ghali, Salmo e Guè Pequeno che non si erano espressi positivamente al suo riguardo.

D’altro canto, non sono mancate le critiche da parte degli addetti ai lavori ma anche di qualche collega, che non si è risparmiato nei giudizi anche di carattere personale che sono arrivati a definirlo un ex idolo nonché clown. Qui di seguito il botta e risposta tra Fedez e i Tiromancino, che hanno avuto modo di esprimersi sull’ultimo lavoro di Federico Lucia.