Rischio blocco SIM Wind Tre entro 15 giorni: alcune importanti precisazioni

Alcuni approfondimenti necessari per analizzare meglio la questione inerente la nuova politica di Wind Tre

Wind Tre

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Nei prossimi giorni gli utenti Wind Tre rischiano di andare incontro al blocco della SIM, il più delle volte non per responsabilità diretta. Questo è quello che emerge da una nuova iniziativa della compagnia telefonica, che ha deciso di adottare misure drastiche sul fronte privacy e sicurezza, a distanza di pochi giorni da un altro problema per il pubblico (tramite l’apposito articolo, potrete approfondire la vicenda riguardante la consultazione del credito residuo e delle proprie soglie).

Nello specifico, le ultime segnalazioni ci parlano di un messaggio in arrivo per il pubblico Wind Tre, in riferimento a coloro che, in fase di sottoscrizione dell’offerta, hanno visto il documento d’identità registrato in modo non corretto. Questione delicata che, dopo le polemiche sollevate con Iliad la scorsa estate, non possono essere sottovalutate. Tutto questo per dire cosa? Qualora nelle prossime ore dovesse arrivarvi una comunicazione come quella che potete notare qui di seguito, sappiate che non state andando incontro ad una bufala:

“Gentile Cliente, è necessario aggiornare i dati relativi a questa SIM. Ti invitiamo pertanto a recarti presso un qualsiasi Negozio Wind entro 15 giorni con un documento d’identità in corso di validità”.

Insomma, al contrario di quanto avviene solitamente coi messaggi in entrata per gli utenti, da un lato non c’è nulla da temere, visto che si tratta di una decisione ufficiale dell’operatore, mentre dall’altro dovrete prestare attenzione alla scadenza che vi verrà annunciata per non andare incontro ad una sospensione della SIM Wind Tre.

Staremo a vedere se dalla compagnia telefonica giungeranno ulteriori comunicazioni utili per chiarire la questione, ma nel frattempo fate molta attenzione a quello che vi abbiamo anticipato oggi sulle SIM Wind Tre, in quanto gli SMS di cui vi parlavo in precedenza potrebbero scattare nella giornata di domani, 31 gennaio.