Tutti si chiedono quanto costerà il 5G. Lo facciamo anche noi, figuriamoci e saremmo ben lieti di fornire ai nostri lettori qualche scoop in proposito, magari per qualche soffiata giunta da Vodafone, TIM, Wind Tre e anche Iliad (dunque tutti gli operatori nostrani che offriranno la connessione in alta velocità). Peccato che notizie certe non ce ne siano e sarebbe pure il caso di mettere in guardia i notri lettori da alcuni presunti listini in circolazione in rete.
Come sottolineano pure i colleghi di Mondomobile e facilmente intuibile, nessuno sa ancora quanto costerà il 5G, non esiste alcun prezzario ufficioso e tanto meno ufficiale sulle futuribili tariffe dei vettori. Per quanto circoli in rete qualche “bufala” relativa a fantomatici piani telefonici in un range di prezzo tra i 30 e i 50 euro, è indubbio che in proposito non ci siano per nulla notizie certe, anzi si brancoli nel buio.
Il motivo della mancanza di informazioni sul tema è prezzo detto: nessuno sa quanto costerà il 5G in Italia perché probabilmente gli stessi vettori non lo sanno ancora. A fine 2018 l’asta delle frequenze per la connessione ultra veloce si è conclusa con guadagni esorbitanti per lo Stato italiano, oltre 6 miliardi di euro. Nell’anno corrente i lavori sugli impianti e le installazioni dedicate sono in pieno svolgimento, anche se ancora solo in alcune città test: basti pensare a Prato, Milano, L’Aquila, Bari, Matera ma anche Cagliari. Una fase necessaria per il consolidamento dell’infrastruttura di rete ma che continuerà anche nel 2020.
Ebbene, quanto costerà il 5G in Italia dipenderà anche molto dalla fase di sperimentazione che stiamo vivendo. A parte i costi di acquisto delle frequenze, Vodafone e tutti gli altri dovranno far fronte ai lavori di installazione lungo lo stivale, conteggiare l’esborso per tutte le apparecchiature di rete, personale al lavoro e molto altro ancora. Tutto questo consentirà di stilare una strategia commerciale opportuna. Parlare dunque di piani mensili a 30, 40, 50 euro è del tutto sbagliato. Ne passerà ancora di acqua sotto i ponti prima di conoscere la spesa telefonica necessaria per usufruire della nuova tecnologia.