Terza spunta blu su WhatsApp per segnalare gli screenshot? Altro che Grande Fratello

Doveroso approfondimento sulla funzione che continua a non essere in programma e a non avere senso


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Siamo obbligati a ritornare, nostro malgrado, sulla questione terza spunta su WhatsApp per fare chiarezza sulla funzione tanto chiacchierata sui social anche in questi primi giorni di dicembre ma che, ancora una volta, non trova alcuna conferma nelle operazioni di sviluppo dell’applicazione di messaggistica. Per quanto in molti continuino a tifare per un clima da Grande Fratello (inteso non come programma televisivo e reality show ma come sistema di controllo raccontato nel romanzo 1984 di George Orwell), per fortuna la realtà dei fatti è ben diversa.

Proprio come a fine novembre la terza spunta blu su WhatsApp non è assolutamente in programma per il momento. Secondo la falsa notizia poi in circolazione in queste ore, questa servirebbe addirittura a segnalare lo screenshot effettuato da un destinatario della porzione di chat con il massaggio segnalato. Pura fantascienza davvero, a cui in molti hanno creduto senza porsi il minimo dubbio pure sulla fattibilità tecnica della funzione.

Nessuna terza spunta su WhatsApp ad intaccare la privacy di più di qualche utente, queste restano solo due per il  momento e ricordiamo ai nostri lettori anche con qualche scopo. Mentre i “visti” grigi ci informano soltanto che il messaggio è stato recapitato correttamente sul device del destinatario, quelli blu invece ci dicono che proprio la nota di testo è stata letta o al contrario anche un messaggio audio ascoltato o una foto o video è stata visualizzata a display.

Un’analisi finale è d’obbligo: per quanto la notizia falsa della terza spunta blu su WhatsApp potrebbe continuare ad essere in auge per molto tempo ancora, è d’obbligo far riflettere i nostri lettori su quanto insensata e inutile possa essere la specifica funzione: il proprietario di questa app come di Facebook Mark Zuckerberg coinvolto nel corso del 2018 in scandali sui dati sensibili del calibro di Cambridge Analytica, quale interesse avrebbe nel sostenere un utilizzo di un suo strumento sempre a discapito della privacy degli utenti? Sarebbe più che mai controproducente.