Valiant Hearts: The Great War non è un gioco “nuovo”, nel senso che è già uscito nel 2014 su molte altre piattaforme. Questo non significa che la recente uscita su Nintendo Switch sia un male, anzi, è la riscoperta di un titolo molto particolare, soprattutto per i temi che tratta. Ha vinto tanti premi perché utilizza il medium videoludico per raccontare quello che di solito i giochi non narrano, cioè la Prima Guerra Mondiale vista da una prospettiva non retorica, per questo Ubisoft Montpellier ha fatto un grande lavoro.
Si tratta di un’avventura grafica costellata di enigmi e con quattro protagonisti con storie intrecciate: Emile è un padre di origini francesi che è costretto ad arruolarsi e andare in guerra, Anna è una ragazza belga che cerca il padre e soccorre i feriti, Karl è un giovane soldato tedesco che vuole tornare in Francia da sua moglie e suo figlio e infine Freddie, un afroamericano che si arruola volontario in Francia. A unire i protagonisti è Walt, il cane di un ufficiale francese, ma la storia, molto ben raccontata, andrà vissuta in tutte le sue sfaccettature in prima persona.
La prima nota positiva di Valiant Hearts è la totale assenza di epica: si parla di persone normali, con sentimenti, che devono lottare per sopravvivere in un mondo e un’epoca spietata. Una storia decisamente emozionante, che in molti punti fa commuovere, doppiata magnificamente in italiano, ma che insegna anche molte delle cose che non sono poco raccontate sulla guerra.
Dettagli che per molti film o serie TV sono superflui, non qui. Un gioco che potrebbe essere fatto giocare nelle scuole. Dalle foto storiche alle informazioni anche “difficili” da digerire sulla guerra, è un titolo altamente formativo.
Ma com’è il gioco in sé? Visivamente sembra un bel cartone animato e a livello di gameplay ha molti elementi delle avventure grafiche. Il giocatore quando impersona uno dei protagonisti per proseguire deve risolvere alcuni puzzle: azionare leve e molte altre azioni come fuggire alla caduta di esplosivi sul campo di battaglia. I puzzle in realtà non sono molto difficili, Valiant Hearts preferisce quindi non bloccare il giocatore e farlo proseguire nella storia.
Per quanto riguarda la specifica versione per Nintendo Switch la conversione è valida, sia giocato in mobilità che sul televisore. Parliamo di un titolo di quattro anni fa, che quindi non soffre di rallentamenti di sorta sull’hardware della Switch. Tutto è mosso dal motore UbiArt, che si sposa perfettamente con la piccola console di Nintendo. Valiant Hearts è quindi un gioco assolutamente da provare per imparare qualcosa e ascoltare la storia di una delle pagine più buie dell’umanità.
PRO
- Eccezionale direzione artistica
- La narrazione è di alto valore
- Ottimo doppiaggio in italiano
CONTRO
- Puzzle leggermente più difficili avrebbero aggiunto un po’ più di sfida