Poetica per pianoforte e voce, la profondità dell’essenziale secondo Cesare Cremonini

Il cantautore bolognese rivisita un brano contenuto nell'album precedente e anticipa, sulle piattaforme digitali, il nuovo progetto in uscita il 7 dicembre


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Un vecchio adagio definisce il pianoforte come lo strumento più malinconico e intenso di tutti, ed è quanto si percepisce nella rivisitazione di “Poetica” per pianoforte e voce di Cesare Cremonini. Un titolo che già nella versione originale contenuta nell’album “Possibili scenari” si rivelava azzeccato.

Sì, perché i fan del cantautore bolognese, ex Lùnapop, hanno un appuntamento importantissimo per il 7 dicembre: “Possibili scenari per pianoforte e voce” esce con l’etichetta Universal Music e ripropone, come titolo comanda, una semplificazione dell’esecuzione dei brani di “Possibili scenari”, album pubblicato nel 2017 e di cui continua la promozione nei palazzetti italiani, con il tour che si chiude il 16 dicembre. Mentre è attivo il pre-order dell’album su Spotify, Cesare Cremonini ha annunciato nelle ultime ore la pubblicazione di “Poetica per pianoforte e voce” sulle piattaforme digitali.

Il risultato è quanto di più sublime può accadere quando si tratta di una performance eseguita con un pianoforte e una voce: tutto viene sottolineato, evidenziato e tutto finisce in primo piano. Non c’è, come a volte succede, quello strumento in più che può “disturbare” – virgolette necessarie – la percezione della vera anima del pezzo. Cremonini lo sa bene, e con questa incisione ex-novo dei brani vuole rilassarsi e rilassare. Il tour è sempre stancante e anche la registrazione di un disco che include tutti gli strumenti. “Poetica per pianoforte e voce” è il riposo ma anche la coccola, se vogliamo, che il cantautore regala ai suoi fan per ringraziarli. Spicca ancora di più la sua accuratezza nella scrittura, che ancora una volta lo consacra a paroliere attento e ispirato.

Anche quando poi saremo stanchi 
Troveremo il modo per 
Navigare nel buio 
Che tanto è facile 
Abbandonarsi alle onde 
Che si infrangono su di noi
Dimmi dove sei 
Vorrei parlarti 
Tutte quelle cose che 
Ho mandato già in fumo 
Colpa della solitudine 
Non l’ho mai detto a nessuno 
A nessuno tranne che a te
Questa sera sei bellissima 
Se sai che non è finita abbracciami
E anche quando poi saremo stanchi 
Troveremo il modo per 
Navigare nel buio 
Che tanto è facile 
Abbandonarsi alle onde 
Che si infrangono su di noi
Dimmi come stai 
Perché non parli? 
Ora tienimi con te 
La tua mano nel buio 
Chiarisce la mia solitudine 
Non l’ho mai chiesto a nessuno 
A nessuno, tranne che a te
Questa sera sei bellissima 
Se lo sai che non è finita abbracciami 
Anche se penserai che non è poetica 
Questa vita ci ha sorriso e lo sai 
Non è mai finita abbracciami
Abbracciami 
Abbracciami
Troveremo il modo anche quando poi saremo stanchi 
Troveremo il modo anche quando poi saremo stanchi 
Troveremo il modo anche quando poi saremo stanchi 
Troveremo il modo anche quando poi saremo stanchi 
Troveremo il modo anche quando poi saremo stanchi 
Troveremo il modo anche quando poi saremo stanchi