OM incontra Gazzelle per Punk: “È un disco d’amore ma non voglio si sappia”

Gazzelle racconta il nuovo disco di inediti, PUNK, disponibile da oggi.

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OM incontra Gazzelle in occasione del rilascio del nuovo album di inediti, Punk, un “disco che volevo scrivere a tutti i costi e spudoratamente sincero”. Non è un disco che vuole vendere per forza quanto piuttosto uno di quelli che si pone l’obiettivo di raccontare un periodo specifico della vita del cantautore indie.

L’approccio è molto punk per questo motivo, da qui il titolo del progetto. Ma c’è anche un’altra spiegazione. Gazzelle continua spiegando di dare ” i titoli che mi pare alle cose”. Il titolo differisce, anzi è in netta contrapposizione, con l’immagine di copertina. Anche le contrapposizioni titoli/immagini sono caratteristiche di Gazzelle che ricorda di aver optato per la stessa scelta anche in occasione del rilascio del precedente progetto discografico.

Qui il titolo è PUNK, duro, mentre l’immagine di copertina è una foto dolcissima scattata in occasione di un live all’Atlantico di Roma. Per l’artista è stato “un momento molto dolce” che rappresenta la serenità di quell’attimo e ha voluto quindi donare allo scatto una sorta di eternità.

Il titolo è crudo e si contrappone all’immagine “super dolce” perché tutto sommato è “un disco d’amore ma non voglio si sappia, non voglio essere sdolcinato”, spiega Gazzelle che nel panorama musicale italiano apprezza gli indipendenti. Coez, Calcutta, Tommaso Paradiso, Niccolò Contessa sono tra gli artisti che preferisce, riconosce il talento indiscusso di Tiziano Ferro, quanto al duetto con Lorenzo Fragola, era una sorta di esperimento nato per gioco che non si evolverà ulteriormente.

A proposito di SuperMartina, Gazzelle racconta di aver scritto la canzone per Lorenzo e di averne poi cantato alcuni passaggi per spiegargli il mood. Le due voci stavo talmente bene insieme che alla fine è stato realizzato un featuring.

Il tour 2019 di Gazzelle partirà dai palazzetti per poi approdare nei club italiani. Contesi tra la moda del momento e la reale necessità di uno spazio capiente, a proposito dei palasport, il cantante spiega: “Penso che la gente venga ai miei concerti perché apprezza le mie canzoni, non tutti fanno i palazzetti se succede in alcuni casi vuol dire che c’è gente che apprezza quegli artisti indie” nonostante ammetta che il genere si trovi in un momento particolarmente fortunato.

Non c’è spazio per il Festival di Sanremo. Flavio anticipa che non ha presentato un brano e non intende andarci in futuro perché “O arrivo primo o mi incazzo quindi è m meglio che non partecipo. Non credo sia il posto giusto per me, vengo da un altro mondo”. Il Festival è un posto “incredibile e sacro per la musica, non credo ci sia il mio pubblico”. Valuterebbe tuttavia l’opzione di andare come ospite.

L’esigenza di scrivere canzoni, in Gazzelle nasce da una strana concezione del tempo: non esiste il presente per lui che vive il passato o il futuro. “Scrivo canzoni per fermare ricordi, per fare ordine nella mia testa. Del presente non mi interessa niente, non esiste, mi interessa il passato e il futuro”, conclude.

Qui sotto un video dalla presentazione live che si è tenuta a Milano negli scorsi giorni.