Allarme dal nuovo messaggio sui Samsung Galaxy S7: precisazioni sui temi a pagamento

C'è pericolo anche per lo smartphone 2016? Proviamo ad analizzare questa storia più in profondità

Samsung Galaxy S7

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Ci sono alcuni importanti aspetti da chiarire per quanto riguarda un messaggio apparso anche a bordo dei Samsung Galaxy S7, relativamente alla questione dei temi a pagamento. Come abbiamo riportato di recente sul nostro magazine, infatti, l’intenzione del produttore coreano è quella di rendere tutti i temi differenti da quello che avete trovato di default sul vostro smartphone non più gratuiti, con la possibilità di testarli per appena 14 giorni. A quel punto, giunti al termine indicato, dovrete decidere se sborsare la cifra richiesta per il singolo pacchetto, o se in alternativa tornare a quello predefinito.

C’è un’importante limitazione che abbiamo messo in chiaro da subito anche con il nostro primo articolo. Mi riferisco al fatto che, secondo le informazioni emerse fino a questo momento, questo delicato cambio di policy aziendale riguarderà solo gli utenti che avranno la possibilità di scaricare l’aggiornamento del sistema operativo Android Pie. Fino ad oggi il Samsung Galaxy S7 non è apparso in alcun elenco ufficioso sotto questo punto di vista, ragion per cui in linea del tutto teorica la questione non vi tocca contrariamente a quanto si pensa nel nostro gruppo Facebook.

Perché dico “in teoria”? In primo luogo, per quanto altamente improbabile che si possa fare questo step dal punto di vista software, ad oggi non abbiamo ancora la massima certezza che il Samsung Galaxy S7 non riceverà mai Android Pie. In secondo luogo, benché anche il messaggio pervenuto nell’area temi agli utenti in possesso del top di gamma 2016 sia piuttosto chiaro, relativamente alla limitazione del provvedimento per i Galaxy con Android Pie, non posso dirvi con sicurezza che le cose non cambieranno in futuro.

Potrebbe infatti trattarsi di un semplice test, prima che in futuro venga richiesto un pagamento anche agli utenti con Android Oreo e versioni precedenti del sistema operativo, andando in questo modo a coinvolgere anche l’utenza Samsung Galaxy S7. Insomma, occhi aperti su una questione destinata ancora a far parlare di sé.