Avvertimento a TIM, Wind Tre, Vodafone e Iliad: nuova spesa massima per chiamate ed SMS dall’UE

Ci sono nuove direttive che i vari operatori entro 6 mesi dovranno assolutamente rispettare. Scopriamole da vicino

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Arriva direttamente dal Parlamento Europeo una nuova normativa che a conti fatti dà un chiaro messaggio anche ai principali operatori italiano, come nel caso di TIM, Wind Tre, Vodafone e Iliad. La questione, come abbiamo percepito già la scorsa estate, riguarda i costi gli utenti devono affrontare quando si trovano all’estero, o comunque all’interno dell’Unione Europea. Quali sono le novità in cantiere e quando entreranno ufficialmente in vigore? La questione dei costi massimi che potremo affrontare all’estero per chiamate ed SMS va sicuramente affrontata con maggiore precisione da oggi 15 novembre.

Scendendo maggiormente in dettagli, emerge che le chiamate chiamate che verranno effettuate all’interno dell’UE non potranno mai superare la soglia dei 19 centesimi di euro al minuto, stabilendo così un tetto massimo che anche TIM, Wind Tre, Vodafone e Iliad dovranno rispettare senza alcuna deroga. Al contempo, l’altro limite fissato è quello dei 6 centesimi per ogni SMS inviato. Tutti i provvedimenti di cui vi sto parlando saranno ufficiali ed applicati a partire dal prossimo 15 maggio 2019.

A questo si aggiunge che, sempre all’interno dell’Unione Europea, dovranno essere garantiti migliori standard di sicurezza da parte di determinate app, come nel caso della crittografia di Skype e WhatsApp. Aggiungiamo poi che gli utenti intenzionati a recedere da un operatore, in caso di mancata portabilità del proprio numero ad altro operatore, avranno diritto ad utilizzarlo per un altro mese. Infine, come confermato anche da Telefonia Today, tutti avranno diritto a riutilizzare il credito residuo non speso al momento della risoluzione del contratto.

Sarà dunque importante capire come TIM, Wind Tre, Iliad e Vodafone recepiranno queste nuove direttive, considerando il fatto che ogni operatore che agisce nell’Unione Europea sarà tenuto ad adeguarsi a queste regole entro sei mesi. Quali saranno i prossimi step legislativi che dovremo aspettarci?