Piovono multe e condanne per bagarinaggio online, ma il problema è ben lontano dalla soluzione: gli ultimi dettagli

Multe e condanne per il bagarinaggio online, le decisioni del pm sembrano implacabili ma la piaga è più viva che mai.

multe e condanne per bagarinaggio online

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Ancora nella bufera il fenomeno del secondary ticketing dopo le multe e condanne per bagarinaggio online richieste dal pm di Milano Adriano Scudieri.

Secondo quanto riporta Ansa, il Pubblico Ministero avrebbe richiesto le pene indicate per gli imputati al giudice dell’udienza preliminare Maria Vicidomini, che hanno scelto il rito abbreviato dopo il processo che li ha coinvolti a seguito dello scandalo scatenato dalle Iene nel quale si è parlato di legami illeciti tra le società di promozione e i rivenditori “sottobanco”.

Sono stati richiesti 1 anno e 4 mesi di reclusione con 600 euro di multa per Roberto De Luca e Antonella Lodi di Live Nation Italia e Live Nation 2, mentre la pena scende a un anno con 400 euro di multa per Corrado Rizzotto di Indipendente Concerti, all’epoca al timone di Vivo Concerti.

La Siae si è invece costituita parte civile con la richiesta di 200mila euro di risarcimento. L’udienza è aggiornata al 5 dicembre. Sono stati rinviati a giudizio tutti gli imputati che hanno scelto il rito ordinario, Charles Stephen Roest e Kaur Rashvinder Dhoot di Viagogo, che rivestono il ruolo di amministratore e legale rappresentate della società svizzera.

Nonostante i primi passi compiuti per il contrasto al mercato secondario, il problema è molto lontano dall’essere risolto. Il prossimo tour di Vasco Rossi ne è triste testimonianza. Fioccano i biglietti a prezzo maggiorato presenti su piattaforme non ufficiali, comparsi a poche ore dall’apertura delle prevendite.

Si sta comunque facendo il massimo per cercare di garantire la trasparenza massima per tutti gli utenti, attraverso l’introduzione del biglietto nominativo e del numero massimo di biglietti acquistabili per transazione.

Ancora molto c’è da fare per debellare completamente una piaga che da anni sta contaminando la vendita di biglietti online, ma è necessario un impegno da entrambe le parti – acquirenti in buona fede compresi – che troppo spesso manca a causa di diverse motivazioni che rischiano di far scivolare la giusta onestà in fondo alle priorità di molti.