La proposta di TicketOne ad Agcom arriva forte e chiara. La principale piattaforma di acquisto dei biglietti per concerti ed eventi chiede che i siti di bagarinaggio online siano definitivamente oscurati, così da porre un freno al fenomeno del secondary ticketing che la legge sta cercando di contrastare attraverso la discussa misura del biglietto nominale avviata dal 1° luglio.
Nella nota ufficiale diramata da TicketOne, si leggono le motivazione per le quali l’Autorità Per Le Garanzie Nelle Comunicazioni dovrebbe procedere all’oscuramento dei siti che hanno ospitato vendite di tagliandi a prezzi maggiorati, senza che avessero autorizzazione alla loro emissione.
“In riferimento alle contestazioni formulate da Agcom nei confronti dei principali siti di secondary ticketing per aver messo in vendita, su Web e Social Network, biglietti per concerti e eventi senza essere titolari dei sistemi per la loro emissione e a prezzi fortemente maggiorati rispetto a quelli ufficiali (legge 11 dicembre 2016, n. 232, art. 1, comma 545), TicketOne chiede che l’Autorità competente non si limiti a contestare, minacciando sanzioni e oscuramento dei siti, bensì attuai immediatamente i provvedimenti urgenti previsti dalla legge”.
TicketOne aggiunge inoltre che non vi sarebbe bisogno di ulteriori indagini, dal momento che il coinvolgimento dei siti di bagarinaggio nelle vendite illegali è stato ormai accertato da tempo, quindi richiede che si proceda all’oscuramento dei portali Viagogo e Stubhub.
L’Amministratore Delegato di TicketOne Stefano Lionetti insiste anche sulle ragioni per le quali non siano stati presi ulteriori provvedimenti restrittivi nei confronti di queste realtà, che continuano a infrangere la legge alla luce del sole.
“Non capiamo perché di fronte a questa flagranza di reato non si provveda immediatamente alle sanzioni previste e all’oscuramento dei siti, applicare la legge dovrebbe essere facile come dare una multa per sosta vietata. Continueremo a vigilare e, in caso di ulteriori omissioni, ci riserviamo di segnalare all’Autorità Giudiziaria competente la mancata attuazione della legge”.