Lo scanner dell’iride sui Samsung Galaxy S10 non troverà mai posto. La modalità di riconoscimento biometrico avrebbe fatto il suo tempo secondo l’azienda e sarebbe il momento di passare oltre, anche nell’ottica di alcune scelte di progettazione e di design ben definite. A dichiararlo è la fonte coreana più che autorevole Etnews, vediamo con quali dettagli.
Lo scanner dell’iride è stato introdotto per la prima volta su un Samsung Galaxy in occasione della sfortunata serie Note 7. Da allora non è mancato sui top di gamma dell’azienda. Eppure, ad inizio 2019 per il lancio del Samsung Galaxy S10, non dovrebbe essere per nulla contemplato, sostituito piuttosto dal rivoluzionario sensore ultrasonico per le impronte digitali sotto il display.
Non ci sarà bisogno dello scanner dell’iride sul Samsung Galaxy S10 perché di certo il nuovo sensore per le impronte posto sotto lo schermo sarà preciso e sicuro per lo sblocco del device ma la particolare scelta riguarda anche il design delle prossime ammiraglie. Come pure raccontato, il rapporto schermo/corpo della futura ammiraglia dovrebbe essere impressionante ossia del 93.4%. Ciò significa che il pannello coprirà la stragrande maggioranza della parte frontale del device senza la presenza di alcuna tacca o notch. Come conseguenza più che logica, nessuno spazio è garantito per sensori ulteriori (la stessa fotocamera anteriore ad esempio, troverà posto probabilmente sotto il display).
Più volte nelle ultime settimane abbiamo ribadito come i Samsung Galaxy S10 in arrivo saranno bene tre, i due modelli top di gamma Galaxy S10 e S10 Plus/Pro e una variante meno costosa che potrebbe chiamarsi Galaxy S10 Lite. Ebbene, quest’ultima non avrà anch’essa nessuno scanner dell’iride ma il suo sensore per le impronte dovrebbe non trovarsi sotto il display come nel caso dei più blasonati fratelli maggiori. Come nel caso del recentissimo Samsung Galaxy A7, la tecnologia di rilevamento potrebbe posizionarsi su un tasto di accensione del dispositivo, su una cornice laterale dello stesso.