A partire da iOS 12.1 anche i più recenti iPhone X e 8 potrebbero subire dei rallentamenti voluti al fine di evitarne lo spegnimento improvviso. Il nuovo aggiornamento, rilasciato martedì scorso, ha annunciato che quando già in corso per dispositivi più datati (quelli nel range compreso tra iPhone 6 e iPhone 7) fosse stato predisposto anche per la generazione 2017.
Si tratta di una gestione delle perfomance, cui si ricorrerà solo ed esclusivamente allo scopo di aggirare eventuali spegnimenti improvvisi, legati ad una naturale usura della batteria. Gli utenti, a differenza del caso che fece scoppiare lo scandalo dell’obsolescenza programmata, questa volta sono stati prontamente informati delle modifiche apportate con iOS 12.1 ad iPhone X e 8, e potranno a loro volta decidere se tenete attivata, oppure se disattivare la funzionalità.
Secondo quanto riportato nella nota, la gestione delle prestazioni, parlando al condizionale (cosa che potrebbe non poco destare qualche perplessità nei possessori), avrà un impatto meno evidente su questi dispositivi più recenti, per via dell’hardware evoluto e della relativa ottimizzazione software. Il fatto che iOS 12.1 estenda l’opzione anche ad iPhone X e 8 sta facendo molto discutere: va bene cercare di evitare gli spegnimenti imprevisti, che potrebbero anche causare importanti problemi, ma ci si chiede il perché la cosa riguardi solo questa specifica versione OS (a seconda dello stato della batteria, il disturbo si sarebbe potuto verificare anche con le precedenti iterazioni).
Il fantasma dell’obsolescenza programmata continua ad aleggiare, probabilmente perché alimentato da paure pregresse visti gli accadimenti passati. Si continua a guardare Apple ancora con un certo sospetto, benché la questione rispetto a quanto fatto emergere in precedenza si presenti molto diversa (in questo caso si ha la possibilità di disattivare la funzionalità di gestione delle prestazioni, evitando che iPhone X e 8 possano subire ridimensionamenti prestazionali in ogni caso, ed a totale discrezione dell’utente). Voi cosa ne dite?