Complicatissimo lo sbarco di AR Emoji su Samsung Galaxy S7: situazione oggi 1 novembre

Un nuovo contributo significativo ci aiuta a far luce su una questione che appare sempre più avvolta da problemi inattesi

Samsung Galaxy S7

INTERAZIONI: 8

Ci sono moltissimi utenti che in questi mesi si sono chiesti se il Samsung Galaxy S7 potesse essere in grado di ricevere un aggiornamento contenente le cosiddette AR Emoji, funzione fino a qualche tempo fa esclusiva dei Samsung Galaxy S9 e che di recente ha messo piede anche sui vari S8 in commercio in Italia (proprio due settimane fa il cerchio si è chiuso coi modelli Wind e Tre, stando anche ad un nostro apposito articolo). Come stanno le cose in cose in questo periodo? Ci sono i presupposti per concentrarsi su quello che, sulla carta, dovrebbe essere il prossimo smartphone in lista? Analizziamo le ultime notizie utili oggi 1 novembre.

La scorsa primavera, a dirla tutta, Samsung ha registrato dei brevetti che effettivamente lasciavano ben sperare sotto questo punto di vista, ma a raffreddare gli animi di tutti i possessori di un Samsung Galaxy S7 ci ha pensato una fonte affidabilissima come SamMobile. Pur senza parlare in modo chiaro ed esplicito del top di gamma 2016, infatti, sono stati sollevati diversi dubbi sul fatto che altri dispositivi possano appunto ricevere AR Emoji.

Pur essendo una funzione software non così “impegnativa”, infatti, secondo il sito in questione ci sarebbero problemi di elaborazione per tutti gli smartphone che si sono “adattati” a tale feature, fatta eccezione ovviamente per i Samsung Galaxy S9 e Note 9. Inevitabilmente, tali considerazioni avrebbero indotto il produttore coreano a fare una serie di riflessioni sulla reale possibilità di estendere il discorso ad altri smartphone.

Ed è qui che entra in gioco il Samsung Galaxy S7, pur non essendo mai menzionato in modo esplicito come vi dicevo poco fa. Di sicuro un rilascio già di suo non scontato ora appare più complicato. Attendiamo in questo senso una presa di posizione da parte dell’azienda per fare chiarezza sulla vicenda.