È stato appena presentato il OnePlus 6T nella giornata di oggi 29 ottobre: finalmente ufficializzato il nuovo top di gamma del brand cinese, di cui vi racconteremo tutti i dettagli a seguire. Partiamo dalla scheda tecnica, da primato assoluto: schermo Optic AMOLED da 6.41 pollici con risoluzione full HD+ (2340 x 1080 pixel) in formato 19,5:9 (rivestito con Gorilla Glass 6), processore Snapdragon 845, 6 o 8GB di RAM LPDDR4X, 128 o 256GB di memoria interna UFS 2.1, dual camera posteriore (16MP con apertura f/1.7 ed OIS + 20MP con apertura f/1.7, arricchita da una particolare modalità notte, che contribuirà alla cattura di scatti migliori in condizioni di scarsa illuminazione, che arriverà anche su OnePlus 6) e fotocamera anteriore, singola, da 16MP (con apertura f/2.0). OnePlus 6T dispone delle connettività Wi-Fi dual-band, Bluetooth 5.0, USB 2.0 Type-C 3.1, supporto dualSIM, LTE, con una batteria da 3700 mAh, 400 mAh in più rispetto al OnePlus 6 (compatibilità con il sistema di ricarica rapida proprietario).
Le dimensioni complessive del dispositivo sono pari a 157,5 x 74,9 x 8,2mm, distribuite in 180 gr. di peso. Il sistema operativo di riferimento è Android 9.0 Pie con OxygenOS, con prezzi di 559, 589 e 639 euro, rispettivamente per le varianti 6/128, 8/128 e 8/256GB (la colorazione ‘Midnight Black’ sarà disponibile nelle configurazioni con 8GB di RAM e 128GB di memoria interna, o 8GB di RAM e 256GB di memoria Interna, mentre la nuance cromatica ‘Mirror Black’ si accompagnerà alle versioni con 6GB di RAM e 128GB di storage, oppure 8GB di RAM e 128GB di memoria interna). OnePlus 6T sarà in vendita presso i punti vendita MediaWorld a partire dal 6 novembre.
Apprezziamo molto l’estetica del nuovo OnePlus 6T, con quel suo notch a goccia (che a molti potrebbe anche non convincere del tutto, ma che a noi personalmente non ha affatto disturbato) ed il lettore di impronte digitali sotto il display (il più veloce al mondo, con sblocco in soli 0.34 secondi). Assenti, purtroppo, il jack audio per le cuffie da 3.5mm (com’era stato anticipato anche dal produttore cinese), la ricarica wireless e la certificazione IP che avrebbe assicurato la protezione contro liquidi e polvere (probabilmente per mantenere bassi i costi finali, già vittime di un leggero rialzo rispetto alla generazione precedente). In programma per il prossimo futuro una speciale versione compatibile con il nuovo standard 5G, come ribadito anche da un dirigente Qualcomm in sede di presentazione.
