Questione obsolescenza programmata con Apple e Samsung trattata da Le Iene: quali rimedi?

Alcuni dettagli importanti da analizzare in queste ore in merito ad uno dei temi più caldi del momento.

Obscolescenza programmata

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Torna attuale una questione come quella relativa all’obsolescenza programmata, con una recente sentenza che ha messo seriamente in discussione l’immagine di due autentici colosso come Apple e Samsung. Dopo aver preso in esame la presa di posizione di quest’ultima con un apposito articolo, tocca tornare nuovamente sull’argomento, in quanto ieri la nota trasmissione televisiva “Le Iene” ha deciso di affrontare la vicenda. Come sempre accade in questi casi, l’obiettivo è stato quello di spiegare con concetti semplici cosa stia avvenendo nel panorama del mercato smartphone, anche per il pubblico meno esperto.

In particolare, si è messo ancora in evidenza come alcuni aggiornamenti di Samsung e Apple siano stati concepiti appositamente per peggiorare le prestazioni generali degli smartphone interessati, portando appunti gli organismi preposti a parlare di obsolescenza programmata. Come emerge dal video del servizio in questione, che potrete consultare tramite il link originale, il problema è tangibile, al netto delle sentenze recenti, anche se qualche consiglio viene dato al pubblico in vista degli acquisti futuri in ambito smartphone per evitare situazioni del genere.

Vedere per credere quanto dichiarato da Simone Scanavini esperto di telecomunicazioni, il quale ha fatto presente a tutti che il discorso riguardante l’obsolescenza programmata messa in atto da Samsung e Apple ha delle conseguenze anche per quanto riguarda la batteria, oltre alle performance generiche dei modelli coinvolti:

“Queste funzionalità richiedono un consumo da parte del processore che è il motore del cellulare molto più elevato di quello che c’era precedentemente. E quindi la batteria si consuma prima”.

Qual è l’unica soluzione al problema dell’obsolescenza programmata? Lo stesso Scanavini afferma che è consigliabile puntare ancora oggi se device modulabili, con componenti che si possono sostituire facilmente coi device Samsung e Apple, nonostante la mole produttiva di questi brand stia andando in altra direzione in questo periodo.