Messo alla prova il prossimo Huawei Mate 20 Pro, equipaggiato con il processore Kirin 980 (il primo del panorama Android realizzato tramite un processo produttivo a 7nm): siamo qui pronti per condividere con voi i risultati emersi dal test svolto su Geekbench. Partiamo col dire che il dispositivo viene animato da Android 9.0 Pie, e si identifica con il product-code ‘LYA-L29‘. Presente un blocco RAM da 6GB, anche se non è escluso possa essere presentata anche una versione con 8GB di RAM.
Il punteggio in single-core è di 3390 punti, e di 10318 in multi-core. Un successo sotto l’ultimo aspetto (trattandosi del primo dispositivo Android ad aver superato la soglia dei 10000 punti), ed una mezza delusione, se potete passarcela, per quanto concerne il primo (ha fatto peggio dell’Exynos 9810 di Samsung, che ha totalizzato a sua volta 3700 punti, e della coppia A11 e A12 Bionic di Apple, che sono stati rispettivamente capaci di toccare quota 4200 e 4800 punti). Le due soluzioni della mela morsicata risultano superiori al Kirin 980 di Huawei Mate 20 Pro anche in multi-core (10700 e 11500 punti).
Molto bene il top di gamma della serie HiSilicon, invece, rapportato allo Snapdragon 845 di Qualcomm, che ottiene rispettivamente 2500 e 9000 punti, in single e multi-core. Il SoC, oltre ad essere costituito dalla CPU, include tante altre componenti interne quali la GPU e l’NPU: prima di giudicare male il Kirin 980 che alimenta il nuovo Huawei Mate 20 Pro, aspettiamo almeno di analizzare anche queste, tirando poi le dovute somme.
Riprenderemo senz’altro la questione a tempo debito, quando i dettagli relativi alle altre parti del SoC verranno sufficientemente messe a nudo, e potranno quindi essere messe sotto esame. Voi, fino a questo momento, cosa ne dite? Ve la siete fatti o no una mezza idea di quello che potrebbe essere? Scrivetelo commentando a seguire.