Polemiche su Diego Luna in Narcos 4, accusato di apologia dei narcotrafficanti l’attore si difende con grinta

Dopo l'uscita del trailer nuove polemiche su Diego Luna in Narcos 4, l'attore messicano accusato di apologia dei narcotrafficanti


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L’approdo di Diego Luna in Narcos 4, co-protagonista della nuova stagione ambientata in Messico, è stato accompagnato per mesi da feroci critiche sui social network.

Sin da subito, dopo aver annunciato che avrebbe interpretato il narcotrafficante Miguel Ángel Félix Gallardo nella nuova stagione della serie Netflix creata da Chris Brancato, l’attore si è dovuto difendere dall’accusa di partecipare ad un prodotto che fa un’apologia dei narcotrafficanti e contribuisce ad incrementare l’aurea mitologica che li circonda.

Accuse, quella alla serie prodotta dalla piattaforma streaming Netflix, che in Messico (Paese descritto da anni con il termine “narco-democrazia”) si sono fatte sentire più che altrove, aprendo un dibattito pubblico ben prima che la stagione dedicata al narcotraffico messicano approdasse online: l’appuntamento col debutto è posticipato a novembre, nonostante tutte le precedenti stagioni siano sempre state rilasciate a fine estate.

Diego Luna, severo critico del governo messicano, si è ritrovato ad affrontare nuovamente la rabbia di sostenitori e detrattori nel momento in cui il trailer di Narcos 4 lo ha mostrato nei panni di Felix Gallardo, fondatore e boss del cartello di Guadalajara attivo nel commercio di cocaina. Il fatto di aver interpretato il capo dei capi del narcotraffico messicano, creatore di un vero e proprio impero finanziario criminale, ha procurato a Luna molte critiche, favorite anche dal contesto sociopolitico messicano: un fortissimo dibattito politico sulla promulgazione di una Legge sulla sicurezza interna in Messico , approvata alla fine dello scorso anno, ha portato intellettuali, costituzionalisti e cittadini ad interrogarsi sul pericolo di riduzione del rispetto dei diritti umani nel paese e sulla sua trasformazione in uno Stato di Polizia in nome della lotta alla droga.

Diego Luna, in un’intervista con la rivista Who, ha spiegato di sentirsi strumentalizzato dai politici che lo accusano di lucrare sulla piaga per eccellenza che affligge il Messico.

Quello che succede è che ora attaccare tutto ciò che viene fatto con contenuti relativi al narcotraffico diventa una buona scusa, ma non è così, questo non è il caso. Molti senatori hanno voluto svilirmi, ma per chiaro opportunismo.

L’attore messicano si è detto felice di aver impersonato questo personaggio, perché scomodo per i politici messicani in quanto simbolo della debolezza del governo nella lotta alla droga.

L’unica cosa che mi hanno dimostrato è che quello che stavo facendo era molto corretto perché erano a disagio. Inoltre, i film e le serie affrontano il conflitto, senza di esso non esiste una storia. E se esiste un conflitto in Messico è il fatto che la droga per arrivare negli Stati Uniti deve passare da qui.

Narcos 4 debutta il 16 novembre su Netflix, con un cast del tutto rinnovato e un’ambientazione diversa dalle prime tre stagioni.