Anche Giorgio Mastrota nel video di Il paese dell’amore de Lo Stato Sociale, colonna sonora di Romolo+Giuly (testo)

Ufficiale il video di Il paese dell'amore de Lo Stato Sociale, nuovo brano composto per la colonna sonora di Romolo+Giuly.

video di il paese dell'amore de lo stato sociale

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Il video di Il paese dell’amore di Lo Stato Sociale conta anche sulla presenza di Giorgio Mastrota. Finalmente disponibile dopo l’annuncio, la clip di accompagnamento della colonna sonora di Romeo+Giuly ci mette davanti a uno spaccato dissacrante della società italiana.

Orecchiabile fin dal primo ascolto, Il paese dell’amore è presentata in perfetto stile Lo Stato Sociale come da anni ci hanno abituati. Nel video, anche Giorgio Mastrota che cerca di liberare il pupazzo Tciù, messo sotto sequestro da Lodo Guenzi e i suoi per una serie di richieste molto precise, dalla direzione artistica del Festival di Sanremo – da trasferire a Bologna – alla settimana della moda da portare presso il capoluogo emiliano.

Mastrota cerca in tutti i modi di liberare Tciù, che durante la prigionia viene privato di un orecchio, andando anche a cercare la collaborazione di Fortunato Cerlino che canticchia stancamente Una Vita in vacanza, con la quale Lo Stato Sociale ha conquistato il secondo posto al Festival di Sanremo.

Il brano entrerà a far parte del tema principale della nuova serie tv di Fox, Romolo+Giuly, con un video ufficiale diretto da Davide Spina e Matteo Bombarda che si presenta come una parodia dei grandi classici di Quentin Tarantino. La produzione del brano è invece di Fabio Gargiulo. Qui di seguito, la clip ufficiale del brano e il testo di Il paese dell’amore.

TESTO Il paese dell’amore di Lo stato sociale

Questa è per te: il paese dell’amore
Tra le vie della moda e le vie del Signore
se il mio tramonto rosa, rosa di carbone
sei il sogno impossibile di una pensione
Siamo io e te, ubriachi di vita e la patente ritirata
a sparare ai gommoni da una spiaggia confiscata alla mafia

Ti amo solo se mi ami tu
Ti do da lavorare se mi paghi tu
Cantiamo l’inno nazionale che fa
tutturututu
ti voglio solo se tutta per me
mi manchi solo quando lei non c’è
Ti invito alla festa solo se inviti me
Siamo una grande famiglia che canta
Tutturuttutu

Difendiamo fortissimo i nostri confini
Odiamo i neri ma amiamo i gattini
Il nostro amore è una guerra mondiale all’italiana.
Amor che nun l’ho amato, amatriciana?
Siamo io e te, tre metri in fuorigioco
scusa ma ti chiamo errore
Che L’unica cosa seria rimasta in questo paese è la ristorazione
Ti amo solo se mi ami tu
Ti do da lavorare se mi paghi tu
Cantiamo l’inno nazionale che fa
tutturututu
ti voglio solo se tutta per me
mi manchi solo quando lei non c’è

Ti invito alla festa solo se inviti me
Siamo una grande famiglia che canta
Tutturuttutu
Peschiamo nel naviglio,
sciamo sul Vesuvio,
gli occhi da terrone,
un fisco per l’estate,
un bacio ed un condono,
ma che due palle e un cono:
qui c’è il mare bello
qui si mangia meglio
qui c’è il bel canto
si ma poi mi sveglio!