Intervista a Greta per Wonderful: la collaborazione con David Ezra, i live in Europa e in America e i progetti futuri

Nel suo cuore c'è un piccolo centro vicino Firenze: non dimenticherà mai l'emozione di quel live.


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OM ha intervistato Greta, una giovane cantautrice di origini americane. Ha appena rilasciato il suo Ep d’esordio dal titolo Wonderful prodotto a Londra da David Ezra e ha rilasciato il nuovo singolo estivo, Song n.5 il cui video ufficiale racconta l’estate in una carrellata di immagini, tra amicizie ed amori stagionali.

Abbiamo intervistato Greta che ci ha raccontato l’esperienza di collaborare con David Ezra ma anche quella di esibirsi in Europa ed in America e in apertura dei concerti dei Tiromancino. Tra le città che porta nel cuore, in Italia, c’è un piccolo centro vicino Firenze che l’ha colpita per aver cantato con lei nel corso di una delle sue esibizioni.

Hai origini italo-americane e proprio in America hai ricevuto i primi premi, ora ti sei stabilita definitivamente in Italia?

La mia “base”, il mio punto fisso è sempre stata l’Italia. Fin da quando sono piccola ho fatto avanti e dietro per visitare i miei parenti e poi per la musica. Sono nata a Roma, frequento il liceo classico qui, quindi per ora la mia base è a Roma, credo sicuramente non in via definitiva.

Sei figlia d’arte. Questo nel tuo percorso ha rappresentato un peso o un’opportunità?

Vivere in una casa di artisti, sicuramente, ma soprattutto essere sempre stata a contatto con la musica ha influito sulla mia artisticità, su quella che sono ora. Credo che, anche se in parte, provenga dal mio carattere, dal mio modo di essere. Mia sorella minore Zoe ad esempio, ha la mia stessa e forte passione per l’arte in tutte le sue forme, soprattutto quella figurativa. Di certo però avere un padre musicista ha influito positivamente, mi ritengo fortunata, soprattutto perché non ha mai forzato troppo la mano, anzi, mi ha sempre lasciata libera di intraprendere il mio percorso musicale. In ogni caso credo ci sia stato un buon equilibrio tra le due cose. Certamente come ho detto prima, mio padre non mi ha mai fatto pesare la musica e quindi non l’ho mai vista come un dovere. Amo cantare, la musica ha sempre fatto parte della mia vita: sin da bambina, non l’ho mai fatto per compiacere a qualcun’altro o perché obbligata, ma solo per me stessa. Perché dà spazio alle mie emozioni e mi fa sentire bene.

Come e quando è nata la tua passione per la musica?

Ho sempre cantato e suono la chitarra da quando ho 11 anni, la musica ha sempre fatto parte della mia vita. È grazie a mio padre, che attualmente mi segue a livello musicale, se ora sono arrivata fin qui, trasmettendomi la passione per la musica. Mi ricordo quando a 5/6 mi faceva suonare la batteria dalle sue ginocchia o quando i miei mi portavano ai concerti quando ancora ero nel passeggino. La musica è sempre stata e sempre sarà nella mia vita, o almeno lo spero. Quindi non c’è stato un momento in particolare che mi abbia fatto avvicinare alla musica, ma una serie di piccoli mattoncini fatti di momenti, concerti, strumenti musicali che mi attraevano.

Quali sono i tuoi riferimenti musicali?

Gli artisti che porto nel cuore e che mi hanno sempre accompagnata e formata negli anni sono Joss Stone, George Ezra, Aretha Franklin, Sigur Ros, Bijork, James Bay, Alt J, X Ambassadors, Amy Winehouse… ma avrei una lista infinita!! Ora miei artisti di riferimento sono Anne Marie, Dua Lipa, Jessie Reyez, Macklemore, Rudimental, Labirinth, Post Malone, Billie Eilish, James Arthur. Sperimento sempre e cerco di ascoltare più musica possibile, diversa, nuova, che mi possa ispirare.

Ti sei esibita in Europa e in America, quale città porterai sempre nel cuore?

Mi sono sempre trovata bene con il pubblico, in entrambi i continenti e mi ritengo fortunata per questo, dato che ancora sono un’artista emergente. La città che per me si porta dietro tante emozioni è sicuramente Londra. Ho suonato lì per la prima volta su un palco vero al Trubadour. Ricordo che il set era durato 45 minuti circa ed io ero super emozionata. In Italia mi porto nel cuore Campi Bisenzio (vicino Firenze) quando, nell’apertura di una data del tour dei Tiromancino, mi sono ritrovata davanti 10000 persone che cantavano con me il ritornello della canzone “Crazy” di Gnarls Barkley.

Hai aperto i concerti di Tiromancino e Marina Rei, cosa ti porti dietro da queste esperienze?

Girare l’Italia prima con Marina poi con Federico è stata un’esperienza indimenticabile. È un’esperienza che ho fatto a 16 anni, e che sicuramente porterò sempre nel cuore e che spero di rivivere presto. Come dicevo prima, vedere e sentire soprattutto così tante persone che cantano con te il ritornello di una canzone ti dà forza, ti dà vita, ti fa credere in ciò che fai. Ho sempre incontrato persone aperte, amanti della musica e non della fama che un’artista si porta dietro. Personalmente amo stare a contatto con il pubblico, queste esperienze mi hanno dato tanta carica per andare avanti per la mia strada, mi hanno fatto capire cosa voglio fare realmente nella vita, cosa vorrei fare da grande, in un paese dove a volte questa professione è vista come un hobby.

Hai mai pensato di partecipare ad un talent show in Italia?

Mi capita molto spesso di seguire talent come X-Factor o Amici, penso che siano una grossa occasione da sfruttare per ottenere visibilità dal punto di vista artistico, il difficile sta nel continuare a cavalcare “l’onda” della visibilità televisiva anche al di fuori di essi, quindi di non finire nel dimenticatoio subito dopo la fine delle trasmissioni. Sono aperta a ogni nuova esperienza che potrebbe formarmi dal punto di vista artistico, quindi mi piacerebbe partecipare, perché no?! Mi metto sempre in gioco, le sfide mi piacciono e mi motivano a dare sempre il meglio di me.

Il tuo Ep d’esordio è prodotto da David Ezra, come è stato lavorare con lui?

Verso metà novembre 2017 io e mio padre, abbiamo deciso di andare a Londra nel Hilltop Recording Studio di David Ezra. Collaboro con David da circa quattro anni. Fino a questo Ep aveva sempre e solo mixato e masterizzato le mie tracce (live o singoli), è molto professionale e segue molti artisti affermati ma anche emergenti in UK. In una settimana con lui abbiamo finito la produzione dell’Ep. David ha saputo dare una veste pop e ha sicuramente incrementato l’internazionalità dei brani. È stata una settimana magnifica, molto emozionante ma al tempo stesso molto intensa, David è un perfezionista e mi ha fatta lavorare sodo!!

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Sto lavorando a qualcosa in italiano, non lo nascondo. Sto anche lavorando ad un nuovo singolo con vibes molto cubane. Chissà se forse tutti questi “progetti” faranno parte di un album in futuro… Per ora mi godo l’estate, i miei amici, il mare, la musica. Attualmente mi sto concentrando sulla promozione del singolo e del video estivo “Song N.5”.