Rete 5G in Italia con TIM, Vodafone, Wind Tre, Iliad? Occhio allo sprint Fastweb, Linkem e OpenFiber in gara

Prossimo appuntamento per la gara fissato a settembre, chi la spunterà tra vecchi e nuovi operatori?

rete 5G in Italia

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Chi farà la parte del leone nella gara pubblica per la rete 5G in Italia? Saranno gli storici operatori Vodafone, TIM e Wind Tre a prevalere sul nuovo protagonista del mercato TLC Iliad, oppure saranno decisamente più pronti alla nuova sfida Fastweb, Linkem e pure OpenFiber? Gli scenari possibili sono molteplici ma ecco cosa succederà nelle prossime settimane.

Esattamente entro il 2 agosto i brand su citati hanno fatto pervenire al Ministero dello Sviluppo economico la documentazione utile per partecipare al bando di assegnazione delle frequenze per la rete 5G in Italia. Un primo step fondamentale a cui ne seguirà uno molto prossimo. Entro il 10 settembre, infatti, le imprese ammesse alla gara dovranno presentare la loro offerta economica, seguendo le indicazioni degli importi minimi presenti nel bando. I lotti di frequenze appunto hanno un costo variabile da 32,6 ai 676 milioni e spetterà ad ogni brand presentare la sua strategia.

Sulla carta, per la conquista della rete 5G in Italia, potrebbero sembrare avvantaggiati i colossi storici del mondo mobile nostrano e dunque TIM, Vodafone e Wind Tre (quest’ultimo brand unificato trarrebbe la sua forza dalla presenza finalmente del socio unico cinese Hutchinson). Ma non è per nulla da sottovalutare la parte che potrebbe avere nella gara Iliad. Secondo la normativa, una porzione di banda dovrà essere riservata agli operatori entranti nel mercato e dunque in qualità di new entry appunto, il vettore potrebbe trarre benefici di non poco conto.

Nella gara per la rete 5G in Italia non dimentichiamo tuttavia pure Fastweb, Linkem e OpenFiber: il primo operatore (suo malgrado virtuale) tenterà il tutto e per tutto per riscattarsi dopo il terreno perso a causa della fusione Wind Tre e dell’entrata in scena di Iliad. Ancora, Linkem, per quanto attualmente focalizzata sul servizio di navigazione per la rete fissa, guarderà alla gara come un’ulteriore espansione della sua offerta. In ultima battuta, OpenFiber resterà un “grossista” della rete ma il suo ruolo sarà fondamentale in quanto rivenditore dello spettro agli operatori virtuali che altrimenti non potrebbero mai accedervi direttamente. Il prossimo autunno sarà senz’altro caldo per gli sviluppi del bando.