Ufficiale l’uscita del nuovo album di Madonna entro il 2018, “un antidoto alla musica tutta uguale”

Sul numero speciale di agosto di Vogue Italia la conferma dell'uscita del nuovo album di Madonna entro il 2018, un disco influenzato dalla cultura portoghese


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A tre anni di distanza da Rebel Heart, l’uscita del nuovo album di Madonna riporterà la Regina del Pop a confrontarsi col mercato e riempire le arene in tour. Nell’intervista che la cantante ha rilasciato alla rivista Vogue Italia per il numero di questo mese, che le dedica un ampio servizio fotografico e una copertina celebrativa per il suo sessantesimo compleanno del prossimo 16 agosto, diventa ufficiale il rilascio del nuovo album entro il 2018.

Non c’è ancora una data definita né un titolo per il successore di Rebel Heart, ma il lavoro in studio è ormai ad uno stadio avanzato. Madonna aveva già accennato più volte alla preparazione di un album, annunciando novità in arrivo al Met Gala 2018, ma ora anticipa qualche dettaglio in più sul progetto.

La cantante ha chiarito che non intende lasciarsi sopraffare dalle tendenze attuali, piuttosto ha descritto il suo nuovo lavoro come “un bell’antidoto contro quello che succede al giorno d’oggi nel music business: ogni cosa è stereotipata, le canzoni hanno almeno una ventina di artisti guest, e sembrano tutti uguali. Prima o poi le cose dovranno cambiare“.

La sua nuova era discografica sarà influenzata dalla vita a Lisbona, dove si è trasferita nell’ultimo anno per stare vicino a suo figlio tredicenne David che gioca in una squadra locale.

Ho incontrato tanti musicisti meravigliosi e molti di loro hanno finito per collaborare al mio nuovo disco, perciò Lisbona ha influenzato la mia musica e il mio lavoro. Come avrebbe potuto essere il contrario? Impossibile passarvi un anno senza essere condizionata da tutta la cultura che mi circondava.

La cantante ha deciso di comprare casa in Portogallo anche in seguito al clima che si è creato in America dopo l’elezione di Trump, fortemente criticato dalla popstar che aveva sostenuto la Clinton alle ultime presidenziali.

Sentivo il bisogno di un cambiamento nella mia vita, e sentivo la necessità di lasciare gli Stati Uniti, non sono più la mia casa. Ho vissuto in altri posti, sono stata a Londra per 10 anni, ma non ho mai dimenticato che la mia casa erano gli Stati Uniti. Con tutto quello che sta succedendo oggi ho preferito fuggire via.

Trascorrere un anno in Europa le ha permesso anche di essere più libera di vivere la quotidianità, di non essere riconosciuta e assediata continuamente dai fan e di dedicare più tempo ai quattro dei suoi sei figli che vivono con lei a Lisbona.

La gente a Lisbona di solito mi lascia in pace. Ogni tanto qualcuno mi chiede una foto o un autografo, ma ho girato tanto senza problemi. New York è una città gigantesca e quando ci sei ti sembra di essere sintonizzato con il centro dell’universo, per quanto possa apparire artificiale (…) New York è come fumare crack. Ma è anche viva, è la città dove sono cresciuta e mi sono fatta le ossa. Ma erano altri tempi: c’era una scena musicale, una scena artistica. Tutto era così diverso prima degli iPhones.