Patrick Dempsey torna in Italia e porta con sé McDreamy: “Derek è per sempre, sono grato a Grey’s Anatomy” (video)

Patrick Dempsey sarà nuovamente in Italia per le riprese della scena finale del film L'arte di correre sotto la pioggia e ricorda di sentirsi sempre addosso l'etichetta di McDreamy


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Patrick Dempsey torna in Italia per girare il finale del film che lo vedrà protagonista nelle sale al fianco di Milo Ventimiglia: l’attore l’ha annunciato durante un’intervista dal vivo, ospite dell’evento MaineVoices Live al nightclub Aura di Portland lo scorso lunedì.

Originario del Maine, l’ex volto di Grey’s Anatomy ha parlato ad ampio raggio del suo lavoro, della sua passione per le auto da corsa, del rapporto coi suoi figli e della Dempsey Challenge con cui raccoglie fondi per la cura del cancro da destinare al Dempsey Center al Central Maine Medical Center di Lewiston, il centro di assistenza per i malati che ha fondato in memoria della madre.

Inevitabile un riferimento anche alla lunga esperienza, durata oltre un decennio, sul set di Grey’s Anatomy, che ha lasciato per motivi mai chiariti con la morte del suo personaggio al termine dell’undicesima stagione. Il soprannome di Derek Shepherd, McDreamy, lo accompagnerà sempre e Dempsey sembra prenderla con filosofia: “Sarà sempre lì ed è difficile esserne all’altezza“. Ma la popolarità che gli ha regalato Grey’s Anatomy non è solo un’etichetta da portare addosso, visto che è servita soprattutto a fare del bene incrementando la visibilità del suo progetto: “Il fatto che abbia interpretato un dottore in tv (sarei in pessimo dottore, intendiamoci) certamente ha aiutato la riconoscibilità del Centro, soprattutto per il potere della televisione di raggiungere il pubblico in tutto il mondo e il fatto che la serie sia ancora in onda dopo 15 stagioni, che è notevole, davvero folle. Sono davvero grato per quello che mi ha dato. La cosa più grande che ne è derivata è il centro e la sensibilizzazione che siamo riusciti a realizzare intorno ad esso“.

L’attore anche definito il suo impegno massiccio nella beneficenza un modo per sentirsi in pace con se stesso perché “la fama fine a se stessa, usata in modo egoistico, in fin dei conti è una cosa vuota (…) restituire qualcosa agli altri è il vero significato della vita“.

Come riporta il Portland Press Herald, nel corso della serata Patrick Dempsey ha anche dichiarato che l’ultima scena del film L’arte di correre sotto la pioggia (The art of racing in the rain) è ambientata in Italia, sulle colline emiliane, dunque la produzione sta cercando la location ideale per girare il finale della pellicola nel nostro Paese. A breve, dunque, tornerà in Italia per le riprese dell’adattamento del romanzo di Garth Stein, di cui è produttore oltre che interprete.

Dempsey è anche impegnato nella promozione della nuova serie La verità sul caso Harry Quebert, adattamento televisivo dell’omonimo best seller di Joel Dicker, che debutterà il prossimo autunno in Europa a il prossimo anno negli Stati Uniti e in Canada: “Interpreto un romanziere arrestato per l’omicidio di una ragazza: il mistero è capire se sia lui l’assassino, è un thriller, qualcosa di diverso che volevo fare. Quando ho letto il nome del regista Jean-Jacques Annaud sono volato immediatamente a Parigi per incontrarlo e conquistare quel ruolo“.

Ecco il video integrale della sua intervista a MaineVoices Live.