Andrea Amati racconta Bagaglio a mano e l’importanza di liberarsi dai pesi (intervista)

OM incontra Andrea Amati per il nuovo album, Bagaglio a mano.

Andrea Amati

INTERAZIONI: 7

Si intitola Bagaglio a mano il nuovo album di Andrea Amati, disponibile dal 2 marzo. OM lo ha incontrato in piena promozione estiva, mentre l’artista è impegnato tra live sul palco dei Nomadi e concerti del Bagaglio a mano tour.

Bagaglio a mano è un album estremamente personale ed intimo, all’interno del quale Andrea Amati si mette a nudo. “Svelo tanto di me in modo sincero e aperto”, dichiara, nonostante ci sia qualche collaborazione per niente casuale ed inserita in modo perfetto nel contesto, anche queste pienamente rappresentative di Amati che sviluppa un nuovo modo di approcciarsi alla scrittura, rispetto al suo disco precedente oggi reputato da lui stesso un po’ troppo legato alla scena musicale anni ’70.

In questo nuovo progetto discografico, invece, Amati si mette in gioco al 100% abbandonando i “bagagli” del passato, verso la libertà artistica pienamente raggiunta.

L’album si apre con Mi sono perso, un brano all’inizio del quale Andrea Amati si presenta con tanto di nome e cognome all’ascoltatore prima di spiegare i motivi per i quali si è perso.
Viene raccontata una crisi reale, con qualche riferimento anche al mondo discografico le cui logiche possono apparire non sempre comprensibili.

Andrea Amati ce la racconta come una “canzone quasi di disagio, fortuna che c’è la chiave ironica altrimenti sarebbe un pezzo pesantissimo; le porte chiuse in faccia sono state infinite e inevitabilmente poi ci si fa i conti”.

Il nuovo singolo estratto è l’omonimo Bagaglio a mano, un pezzo ispirato al libro Solo bagaglio a mano di Gabriele Romagnoli, che però poi da questo si è discostato notevolmente per ispirare una vena compositiva vasta.

“Sicuramente il libro mi ha influenzato, ero sul treno e le bozze sono nate appena chiuso il libro, tra Bologna e Rimini”. Non manca il carattere autobiografico: “Il mio vissuto c’entra”, conferma Amati che vede nel bagaglio a mano un peso di cui liberarsi per proseguire un percorso con estrema tranquillità.

“Liberarsi dai pesi significa liberarsi dal fardello che ti crea il dover soddisfare aspettative oppure quello che ti crei da solo pensando che il mondo esterno pretenda qualcosa da te”.

“Il libro è arrivato nel momento giusto. Lo avevo scelto per il titolo e lo avevo comprato in stazione poco prima di prendere il treno. E’ stato il libro giusto in quel momento, è riuscito a stimolarmi questo tipo di lavoro. Avvertivo il peso di aspettative che spesso ero io a darmi e facevo fatica a conviverci perché ero io l’insoddisfatto di me stesso”.

Il disco contiene un messaggio positivo e guarda al futuro con ottimismo. Lo possiamo definire un percorso di vita, quello che forse vorrebbe lo stesso cantautore. Si apre con un brano come Mi sono perso che racconta un periodo di crisi esistenziale ma poi si chiude con Il muro e Verrà il tempo che sottolineano l’importanza di superare gli ostacoli che la vita ci impone in vista di un futuro sicuramente migliore.

“L’album è uscito da poco e mi ci ritrovo al 100%, le canzoni non sono mai messe a caso, cerco di metterle con un criterio in scaletta. Ad esempio Verrà il tempo è stata una delle prime che ho scritto e sapevo che avrebbe chiuso il disco”.

Il prossimo singolo che verrà rilasciato è Cose, che Amati racconta così:

“Il pezzo che insieme a Verrà il tempo sento di più come emozione, racconta un sacco di cose, è un insieme di tante immagini e situazioni di vita che hanno fatto quasi tutte interamente parte del mio vissuto. Un pezzo estremamente autentico”.

In Bagaglio a mano c’è anche una cover: La ballata della moda di Luigi Tenco. Perché proprio questa canzone?

“Ho lavorato sul materiale di Tenco qualche anno fa con il teatro di Riccione che gli aveva commissionato spettacolo su di lui. Conoscendo meglio la sua opera ho scoperto il suo lato ironico che pensavo non potesse esistere per come conoscevo Tenco. Ho scoperto questo filone di ballate fantastiche, censurate all’epoca, tra cui la ballata dell’amore che mi ha fatto subito innamorare.  Abbiamo trovato un nuovo arrangiamento, molto personale, credo stia bene come contenuto nel mio disco”.

I prossimi appuntamenti di Bagaglio a mano tour sono in programma

il 26 Luglio a Riccione – RN (Palazzo del Turismo), il 28 luglio a Savignano sul Rubicone – FC (Piazza del Torricino), il 5 agosto a Rimini (Cet Amour – concerto all’alba – Terrazza del Nettuno), l’11 agosto a Santarcangelo di Romagna – RN (Calici di Stelle), il 29 agosto a Ragone di Ravenna – RA (Piazza).