Rete unica Wind Tre a Ericsson: comunicato ufficiale, quando il via ai lavori in vista del 5G

Al posto di ZTE ecco Ericsson: l'ufficialità del cambio di rotta per l'infrastruttura per un migliore segnale unico

rete unica Wind Tre

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Ericsson avrà un ruolo determinate per la rete unica Wind Tre. Della partnership tra la società e l’operatore mobile unico abbiamo finalmente l’ufficialità, grazie al comunicato stampa diramato dall’azienda svedese. Con ZTE messa al bando, come puntualmente raccontato, era necessario  l’intervento di un nuovo attore protagonista della fase di riammodernamento dell’infrastruttura di rete e a tal proposito, i nuovi assetti sono stati decisi.

Nella nota stampa, Ericsson non quantifica in numeri i suoi lavori per la rete unica Wind Tre ma l’impegno riguarderebbe il 60% degli interventi sulle infrastrutture di Radio Access Network (RAN). Si parlerebbe di accordo pluriennale, anche questo non meglio specificato in termini di tempo, con la fornitura di hardware, software e servizi adatti pure per l’avvento del 5G.

I lavori di Ericsson per la rete unica Wind Tre inizieranno effettivamente ad ottobre 2018. A disposizione dell’operatore anche la tecnologia proprietaria Ericsson Radio System, per avere una rete mobile più performante per tutti i 31 milioni di clienti privati e business presenti sul territorio nazionale. La soddisfazione espressa per l’accordo da parte di Arun Bansal, Senior Vice President e Head of Europe & Latin America di Ericsson è tanta: il referente infatti ci tiene a sottolineare come sempre più fornitori di servizi si affidino al sistema radio Ericsson  che dovrebbe garantire dunque una migliorata esperienza utente in termini di data fame e di latenza ultra bassa. 

L’accordo finale siglato per la rete unica Wind Tre con Ericsson chiude un periodo davvero incerto per il destino dell’infrastruttura per il segnale dell’operatore. Tutta la primavera è stata contrassegnata dalle vicende alterne legate al primo fornitore dei lavori ZTE, bannato nei rifornimenti degli apparati tecnologici negli Stati Uniti. Proprio per questo motivo, il primo partner cinese ha conquistato un ruolo ben marginale nell’implementazione dell’infrastruttura, vista la sua incapacità di tener fede ai primi accordi. A tutto vantaggio della società svedese, è chiaro.