Una vulnerabilità spia le Reti nel mondo: occhio anche al 4G LTE di TIM, Vodafone, Wind e Tre

Approfondimento preliminare su una nuova minaccia che si sta affacciando sul mercato proprio in questi giorni

TIM, Vodafone, Wind

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Ci sono alcune importanti novità che coinvolgono anche gli operatori italiani, in primis TIM, Vodafone, Wind e Tre. Di recente è stato infatti scoperto aLTEr, vale a dire un attacco scritto da David Rupprecht, Katharina Kohls, Thorsten Holz e Christina Pöpper che a quanto pare agisce sul secondo strato di LTE, quello che consente il collegamento dati e che a quanto pare potrebbe permettere in alcuni casi addirittura di far visualizzare le nostre attività sul web.

Si tratta di un’anomalia che assicurerebbe ad un malintenzionato di dirottare la sessione di navigazione, andando a reindirizzarle le richieste di rete tramite lo spoofing DNS. Secondo le prime ricerche effettuate, sembrerebbe che nemmeno la futura introduzione del 5G possa in qualche modo limitare la questione ed il pericolo annesso, ma quale rimedio qua e là potrebbe essere individuato da vari attori.

Quali sono le possibili soluzioni? Un contributo importante in questo senso arriva da hackerjournal, secondo cui sarebbe importante in prima istanza un aggiornamento delle specifiche. In questo senso, tutti gli operatori dovrebbero riunirsi per risolvere il problema aggiornando le specifiche. Come? Utilizzando un protocollo di crittografia con autenticazione come AES-GCM o ChaCha20-Poly1305. In seconda istanza, occorre una configurazione HTTPS corretta. A tal proposito, tutti i siti dovrebbero adottare la politica HTTP Strict Transport Security (HSTS), utile per assicurare un livello di protezione aggiuntivo, aiutando a prevenire il reindirizzamento degli utenti che potrebbe essere diretto ad un sito potenzialmente dannoso.

Insomma, la questione deve essere valutata con grande attenzione anche da operatori italiani molto popolari, come TIM, Vodafone, Wind e Tre, affinché si sia un segnale al pubblico sul fatto che non ci si focalizzi solo questioni commerciali, ma anche su quelli riguardanti la sicurezza del pubblico.