Riccardo Dose contro Biondo, Decarli difende gli Youtuber: gli ex talent “solo meteore”

La verità di Leonardo Decarli su chi partecipa ai talent show in risposta alle parole di Biondo contro Dose.

decarli e biondo

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Riccardo Dose contro Biondo: lo Youtuber commenta negativamente, via storie su Instagram, una delle esibizioni del trapper al serale di Amici di Maria De Filippi. Biondo non è un cantante, Biondo fa “schifo”, è questo ciò che emerge dalle parole di Riccardo Dose, presto apprese da Biondo.

Biondo – che contrariamente a quanto asserito da Dose non ha mai pensato di potersi proporre come un cantante, bensì esclusivamente come un trapper – risponde alle accuse dello Youtuber via Twitter e poi via Instagram. L’errore di Biondo su Instagram è quello di generalizzare parlando di uno YouTuber, in generale, senza fare nomi. Il nome invece è emerso forte e chiaro su Twitter dove Biondo parla esplicitamente di Dose.

Mentre su Instagram, in una storia, Biondo parla di “Youtuber di mer**”, apparentemente senza alcun motivo logico, su Twitter argomenta meglio l’accaduto:

“Dose sei un fallito sei un fake youtuber che si è messo a cantare per il solo scopo di buttarcisi dentro e fare due soldi e vieni a rompere il ca*zo a me che a 19 anni sto provando a fare la mia musica, cercando di portare qualcosa, mentre tu sei un finto artista non ti rispetto”.

Leonardo Decarli registra alcune storie su Instagram ed esordisce con: “Ho scoperto stasera che noi Youtuber siamo dei falliti”.

Poi continua esprimendo pareri sugli ex talent e ricordando a tutti loro di “stare sempre di stare con i piedi per terra”. Gli Youtuber hanno un vasto pubblico che li segue mentre gli ex talent sono quasi sempre una “moda” passeggera.

“Fly down perché come voi ne escono 100 all’anno”, prosegue Decarli, e forse solo uno riesce ogni tanto a rimanere nel mondo della musica.
Lo Youtuber continua parlando di “meteore” e confrontando l’esposizione da talent show a quella degli Youtuber, che invece i fan li hanno conquistati uno per uno con fatica, con anni di lavoro.

Conclude spiegando le parole di Biondo come “Defaillance di un ragazzino di 20 anni che pensa di aver conquistato il mondo quando in realtà non ha conquistato un caz**”. Poi apprende la verità: Biondo ce l’aveva con un solo youtuber. Il suo invito a questo punto è: “Prenditela con chi te la devi prendere non con tutti noi”.

CHI HA RAGIONE? Decarli per la questione relativa al percorso dei cantanti dopo i talent show.
Biondo perché si è difeso ricordando la sua volontà di provare a vivere della sua musica che ha spiegato più volte non avere nulla a che fare con il “canto” tradizionale: è un trapper e non aspira a saper cantare in modo perfetto quanto piuttosto a far emergere un messaggio attraverso le sue parole. Il nuovo genere musicale che incalza in Italia può piacere o meno ma va accettato nella sua diversità. L’errore di Biondo, però, sta nell’aver parlato su Instagram di “youtuber di merd*”, generalizzando e attirando su di sé le critiche di uno degli Youtuber più seguiti in Italia, che ha raggiunto la popolarità solo ed esclusivamente con tanto lavoro: Leonardo Decarli (l’unico che seguo anche io, nota a margine).

Leonardo Decarli riflette sul futuro degli ex talent e li invita implicitamente a prendere atto della realtà. Illudersi non funziona: sono pochissimi coloro che ce la fanno.
Peccato solo che non approfondisca il motivo e quindi mi sacrifico e ve lo svelo io: si chiama strategia, si chiama fiducia. Un ex talent, a telecamere spente, crolla perché non ha una strategia e non ha persone intenzionate a lavorare su di lui in tale senso. Non ha neanche la testa per trovarsela da solo, come invece fa quotidianamente uno Youtuber – seppur con il supporto di uno staff qualificato.

Perché l’ex talent crolla? Perché si fida di chi gli dice di “aspettare”. Ma il tempo per aspettare non c’è più. Sei mesi dopo ne escono altri 30 e il tuo “tempo per aspettare” è scaduto.

La forza degli Youtuber sta nell’autonomia, nell’indipendenza, nell’essersi fatti il culo prima del successo… Non dopo.